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Montevarchi: barriere architettoniche nella sede della Polizia Municipale. La protesta di un disabile

“Quattro gradini senza una rampa per entrare nella sede dei Vigili Urbani di Montevarchi sono impossibili da superare per chi come me si muove con difficoltà, figuriamoci per un disabile in carrozzina. Mi sono sentito leso nel diritto di accedere ad un ufficio pubblico e per giunta uno sportello dove si rilasciano permessi per le persone con diversa abilità”.
E’ la denuncia di Daniele Bruschetini di Piandiscò che da anni si batte contro le barriere architettoniche anche nel suo ruolo di punto di riferimento delle associazioni Nazionale Mutilati e Invalidi Civili e Interregionale Disabili Motori.
“Nei giorni scorsi mi trovavo nel centro montevarchino per sbrigare alcune commissioni – racconta – e ho notato che erano stati attivati i varchi della Ztl. Così ho telefonato al numero riportato nel messaggio sul display elettronico e destinato ai diversamente abili per poter segnalare la targa della mia auto. Visto che frequento spesso la città ho contattato la Polizia Municipale per chiedere di inserire la targa nella lista di quelle autorizzate al transito e al parcheggio, senza dover ritelefonare in ogni circostanza. Agli agenti – continua – ho spiegato di avere la posta elettronica certificata, peraltro accettata in molti altri comuni della Toscana per inviare i documenti, ma mi è stato risposto che dovevo presentarmi in sede”.
Una volta giunto in piazza Umberto I, di fronte alla porta del Corpo Associato di PM, Bruschetini si è imbattuto nell’ostacolo degli scalini. “Una situazione inaccettabile – tuona – e chi di dovere deve intervenire al più presto. Ho intenzione di presentare proteste ufficiali attraverso le associazioni di cui faccio parte”.
Quanto al permesso, Bruschetini ringrazia gli agenti per la disponibilità e gentilezza: “Mi hanno portato direttamente in auto i moduli da riempire per completare la richiesta – conclude – ma la questione non cambia”.

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