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Montevarchi Democratica: “Lavoriamo insieme per riportare la Pala del Botticelli stabilmente in città”

“Un primo passo verso il polo culturale di Cennano per ricollocare in modo stabile la Pala del Botticelli”. Francesco Maria Grasso capogruppo di Montevarchi Democratica ricorda che l’arrivo dell’opera d’arte, in mostra in Palazzo del Podestà dal 20 gennaio al 28 aprile, è un ulteriore step del progetto di far diventare la città punto di riferimento del Valdarno in ambito culturale “in sinergia con gli altri comuni del comprensorio – spiega – e in relazione con il triangolo turistico Firenze, Siena e Arezzo”.
Un progetto nato 20 anni fa e che si è sviluppato, prosegue, con la creazione del museo al Cassero, il restauro del complesso di San Lodovico, con annesso museo Paleontologico e la progettazione, insieme alla parrocchia della Collegiata di San Lorenzo di un percorso per ristrutturare la chiesa di Sant’Andrea a Cennano e chiedere la ricollocazione del capolavoro botticelliano nella sua sede originaria.
“Il Cassero – continua Grasso – è stato ristrutturato nel primo decennio del nuovo secolo, aperto ed è punto di riferimento quale museo civico. Il convento con l’intero complesso di San Ludovico ed il Paleontologico ristrutturato ed aperto nella sua bellezza attuale nella seconda decade dl nuovo secolo; la parrocchia Collegiata è riuscita ad avere negli anni un grosso contributo per ristrutturare la chiesa di Cennano al fine di essere pronta ad accogliere la pala del Botticelli se riuscissimo a farla tornare a casa nella sua Montevarchi.
Nel contempo sempre negli anni 2011/2016 abbiamo progettato, ristrutturato ed aperto la fabbrica della conoscenza alla ginestra che in pochi mesi divento’ centro di riferimento di produzioni e attività culturale.
Montevarchi è divenuta negli anni un polo culturale di grande rilievo.
In questi giorni apprendiamo che la pala del Botticelli sarà oggetto di una mostra per alcuni mesi quale ospite nella sua casa di Montevarchi collocata al Palazzo del Podestà, altro immenso monumento finemente ristrutturato nel secondo decennio del secolo”.
L’ex sindaco ringrazia quanti si sono prodigati per l’evento, amministrazione comunale, uffici, l’assessore Maura Isetto e il maestro Luca Canonici “che potremo considerare il padre di questo piccolo passo speriamo foriero di grandi future nuove notizie per riportare la pala del Botticelli nella sua Montevarchi. Perchè questo deve essere l’obiettivo dei prossimi anni: riportare stabilmente l’opera nella sua casa non appena monsignor Brandi avrà ristrutturato la chiesa con i soldi già destinati dalla Presidenza del Consiglio alla Collegiata”.
“Su questo dobbiamo lavorare tutti insieme – conclude – per avere l’autorizzazione dal Ministero, dalla Regione Toscana e dal magnifico rettore dell’Università di Firenze come ci avevano promesso 4 anni or sono. Pertanto complimenti a tutti, assaporiamo questa bella mostra, ma lavoriamo per il futuro al fine di riavere la pala del Botticelli a Montevarchi dove è nata”.

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