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La Polizia di Stato denuncia due truffatori. Vittima un anziano a Terranuova. I consigli per evitare i raggiri

Questa mattina gli agenti di polizia del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Montevarchi, a seguito di una richiesta di aiuto giunta al 113, sono intervenuti tempestivamente in aiuto ad un anziano signore vittima di una truffa. Il raggiro è stato messo a segno da due uomini a bordo di un furgone adibito alla vendita di frutta e verdura.
L’anziano ha raccontato ai poliziotti che, nei pressi di un negozio di frutta di Terranuova Bracciolini, è stato salutato con insistenza dai due soggetti che non aveva mai visto, ma che si sono spacciati per due suoi conoscenti. I due, sfruttando la confusione ingenerata nella vittima, gli hanno aperto il cofano dell’autovettura, collocando all’interno una cassetta di frutta quale atto di estrema cortesia e gentilezza. Nonostante l’imbarazzo della vittima, hanno poi posato altre due cassette di frutta nel bagagliaio. Alla ferma volontà manifestata dall’anziano di non ritirare i prodotti alimentari, i truffatori hanno detto che si trattava di un regalo, chiedendo però in cambio “solo” tre euro. L’anziano, per pagare, ha tirato fuori dal portafoglio una banconota di 20 euro e a quel punto uno dei due uomini ha preso il denaro e, affermando di non avere i soldi per fare il resto, ha creato, volutamente, ulteriore confusione nella vittima, riuscendo a sfilargli altre 20 euro. Alla successiva richiesta di altri 50 euro l’anziano si è però opposto, provocando la reazione dei due malviventi che, dapprima, hanno simulato una chiamata ai Carabinieri e poi, dopo aver messo la mano al collo della vittima come estremo tentativo di estorcere altro denaro, si sono allontanati a bordo del furgone.
A questo punto il valdarnese ha contattato immediatamente il 113 raccontando l’accaduto e fornendo i dati del furgone, che è stato individuato e bloccato poco dopo dagli agenti del Commissariato in località Levanella. I due, di origine campana e gravati da precedenti specifici, sono stati quindi accompagnati presso gli uffici del Commissariato dove sono stati sottoposti a foto-segnalamento e a perquisizione. I controlli hanno consentito di recuperare e restituire alla vittima i 40 euro che gli erano stati sottratti. Entrambi sono stati denunciati per il reato di truffa in concorso e nei loro confronti è stato avviato l’iter finalizzato all’emissione del foglio di via obbligatorio da parte del Questore della provincia di Arezzo.
L’episodio, che si è concluso positivamente, ha permesso alla Polizia di Stato di fornire alcuni utili consigli per scongiurare tentativi di truffa operati soprattutto ai danni di persone anziane.
In primo luogo si consiglia di non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità in quanto nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
In caso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, si consiglia, possibilmente, di farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate, non fermandosi mai per strada per dare ascolto a chi millanta di essere un parente e/conoscente, a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i vostri soldi o il libretto della pensione. Si ricorda, a tal proposito, che nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue il cliente per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha consegnato.
In tutti i casi per qualunque problema o per chiarirsi eventuali dubbi il consiglio principale rimane quello di contattare immediatamente il 113.

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