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Emergenza territoriale 118 al Serristori, polemica dei Cobas:”il servizio è stato affidato ad un’associazione di volontariato locale”

I servizi dell’emergenza territoriale 118 sono al centro di un comunicato redatto dai Cobas: “Da anni -si legge nella nota- le Amministrazioni locali del Valdarno fiorentino avevano richiesto alla USL Toscana Centro e alla Regione Toscana di potenziare e qualificare il sistema dell’emergenza territoriale 118. Alcune di queste richieste sono finite anche nel patto territoriale. Bene, dopo anni di attesa e di lavoro, l’emergenza territoriale 118 al Comune di Figline Incisa, che doveva aprire con il varo dell’automedica aziendale presso il Presidio ospedaliero Serristori a partire dal 1° febbraio 2019, improvvisamente riceve uno stop! Progetto bloccato quando tutto era già pronto: locali, mobili, attrezzatura sanitaria, macchina e personale.L’azienda, su coperture da parte dell’Assessorato al Diritto alla salute, si inventa un progetto sperimentale, al costo della modica cifra di 100mila euro, con il quale assegna la gestione dell’automedica ad un’associazione di volontariato locale, la Misericordia. Per fare questa operazione di esternalizzazione l’azienda architetta anche una strana figura professionale di ‘autista soccorritore’, stranamente dipendente della stessa associazione. Secondo i Cobas si tratta di “un fatto grave e sconcertante – che non trova precedenti nel territorio fiorentino e che non trova una motivazione di miglioramento qualitativo del servizio di emergenza territoriale ma è solo il frutto di un calcolo prettamente politico alla ricerca di un consenso elettorale verso chi della sanità ne fa un occasione di business. Le auto mediche aziendali pubbliche, con personale altamente qualificato, rappresentano un fiore all’occhiello di ciò che rimane della “Toscana felix” e conferiscono all’attuale sistema 118 la risposta più sicura da offrire al cittadino nell’area dell’emergenza territoriale. Come delegati Rsu COBAS – concludono Andrea Calò, Domenico Mangiola e Lorenzo Sgherri – non approviamo questa esternalizzazione né tanto meno l’indebolimento della capacità di offerta di servizi da parte del sistema sanitario pubblico. Tra l’altro l’Ospedale Serristori, le attività diagnostiche e analitico strumentali, quelle specialistiche sono già preda di istituti privati convenzionati di ogni sorta non ci aspettavamo che il cinismo e la miopia politica di manager e Amministratori si spingesse fino a tanto. Noi non ci stiamo e chiediamo che il servizio di emergenza territoriale 118 al Comune di Figline e Incisa rimanga aziendale, e che si ponga fine a questa privatizzazione folle, investendo le risorse economiche pubbliche laddove ce n’é bisogno”.

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