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Intervento sui giunti del Ponte Ipazia di San Giovanni. Viligiardi: “Nessuna fretta e nessuna criticità strutturale”

“Stiamo prevedendo un intervento sui giunti del Ponte Ipazia, ma non è allo stato attuale una priorità. Infatti non ci sono pericoli per la stabilità della struttura”. Lo ha detto il sindaco di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi in un periodo nel quale i check up sui cavalcavia hanno portato a decisioni clamorose, come quella di chiudere la E45. La vicenda legata allo stato di salute del Ponte Ipazia parte un po’ più da lontano ed esattamente dall’agosto scorso. Subito dopo il crollo del “Morandi”, l’ingegner Giovanni Cardinali, per tanti anni ingegnere capo della Provincia di Arezzo, ed esperto del settore di caratura nazionale, sulle colonne del quotidiano “La Nazione” analizzò la situazione dell’infrastruttura sangiovannese, affermando che avrebbe avuto bisogno di valutazioni e di interventi di carattere urgente.
“Ne parlo a ragion veduta – disse Cardinali – anche perché ho guidato io la ricostruzione nel 1983. La sella Gerber, che ha una vita media di 30-40 anni, appare in buono stato. Purtroppo i giunti di dilatazione si sono degradati e non risultano più impermeabili, così filtra acqua nell’intradosso con conseguente ossidazione dei ferri di armatura che ora sono a vista. Anche lo zatterone di fondazione ha subito erosioni da correnti di piena e andrebbe ricostruito”.
Una dichiarazione che fece scalpore, al punto che l’amministrazione Viligiardi, per evitare allarmismi, predispose immediatamente presso gli uffici tecnici, le necessarie verifiche. Il ponte, comunque, era già attenzionato da parte del comune, tanto che era stato predisposto un progetto da presentare alla Regione Toscana, utile per la manutenzione straordinaria delle pile di tenuta. Successivamente Cardinali è venuto a San Giovanni per incontrare lo stesso sindaco e gli uffici competenti. “Nel corso dell’incontro – ha detto Viligiardi – , l’ingegnere ha ridimensionato la portata delle dichiarazioni fatte a suo tempo. Per cui, al momento, non si ritiene che ci siano situazioni di pericolo. C’è bisogno invece di prevedere una manutenzione nel corso del tempo, ma non fatta in via urgente. Interverremo comunque sui giunti”.
Le esternazioni di Cardinali dettero vita, l’estate scorsa, a numerose polemiche anche all’interno delle forze politiche e la lista Cresce San Giovanni rilanciò la proposta di far rientrare la manutenzione urgente del ponte nelle opere di compensazione di Società Autostrade per il passaggio nel territorio sangiovannese della terza corsia dell’A1. Il Movimento 5 Stelle, invece, presentò un’interrogazione per chiedere una relazione sulle condizioni del ponte, l’eventuale piano di intervento, se già definito, e le perizie per tutti gli immobili di proprietà comunale.

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