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E’ di Reggello il pilota dell’elicottero morto sulla tragedia del ghiacciaio di Aosta. E’ Maurizio Scarpelli di Pilano

Profondo cordoglio a Reggello per la tragica scomparsa del cinquantenne Maurizio Scarpelli, il pilota di elicotteri morto oggi pomeriggio a causa di un incidente aereo nei pressi del ghiacciaio del Rutor, a circa 2500 metri di quota in Valle d’Aosta. Lo schianto è avvenuto tra un eliski e un bimotore, un piccolo aereo da turismo. Al momento il bilancio è di 5 morti, tra cui Scarpelli, pilota dell’elicottero. Ma ci sono anche due feriti e due dispersi. Il valdarnese trasportava cinque persone, tra cui una guida e quattro turisti. A bordo del bimotore invece un istruttore, che è sopravvissuto e due allievi ancora dispersi. Questi ultimi sono tutti di nazionalità francese. In base alla ricostruzione effettuata, il bimotore era partito dalla Francia mentre l’elicottero appartiene a una società di Courmayeur. Riguardo la dinamica dell’incidente l’elicottero con a bordo dei turisti si stava alzando in volo dal ghiacciaio quando ha impattato contro il piccolo aereo turistico. I vigili del fuoco hanno tagliato le lamiere con delle cesoie per estrarre i corpi delle vittime.
Maurizio Scarpelli era figlio del conosciutissimo Renato Scarpelli morto nel 2008 e fondatore della Comunità Podere Pilano che operava in aiuto di ragazzi in difficoltà. Una comunità che divenne anche base operativa di Soccorso Alpino e di Protezione civile, da cui partirono numerose missioni umanitarie in Russia, Croazia, Libano, Palestina, Moldavia ed Albania. Il figlio ha seguito le tracce del padre continuando l’attività di Soccorso alpino e Protezione Civile. Maurizio ha operato con il suo elicottero giallo decine e decine di volte nelle operazioni di spengimenti di incendi boschivi nella zona tra Reggello e Piandiscò.
Il 2 gennaio scorso il cinquantenne era partito alla volta della Valle d’Aosta per lavorare in montagna per una compagnia del settore turistico alpino che accompagnava gli sciatori in elicottero al ghiacciaio dove è avvenuta la tragedia e lo scontro con l’altro velivolo. Dalla base del ghiacciaio i passeggeri scendevano a valle con gli sci mentre lui riprendeva il volo per un nuovo tour. Oggi, purtroppo, non è andata così. Maurizio era persona amata e stimata in tutto il territorio non solo per le sue missioni e per la sua passione dei velivoli ma per il suo impegno costante nella tutela della popolazione e dell’ambiente.
Dopo la scomparsa del padre Renato Maurizio ha istituito in sua memoria una borsa di studio articolata in quattro premi agli studenti e alle classi delle scuole elementari e medie del territorio di Reggello.
“Siamo sbigottiti per la notizia, Maurizio metteva a disposizione la sua esperienza anche al servizio degli altri” ha dichiarato Cristiano Benucci sindaco di Reggello appena ha appreso la notizia.

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