Due distinti arresti hanno impegnato nelle ultime ore militari della Compagnia di Figline Valdarno. Ieri pomeriggio i carabinieri di Greve in Chianti hanno colto in flagranza di reato un 55enne albanese, finito in carcere per il reato di violenza sessuale ai danni di una ultrasessantenne del posto.
In base al racconto della vittima la donna si trovava a passeggio con il suo cane in località Passo dei Pecorai, quando è stata avvicinata da uno sconosciuto che, senza motivo, ha iniziato a farle pesanti avances. Molestie culminate, come in un irresistibile raptus, in ripetuti palpeggiamenti da tergo mentre la signora, terrorizzata, cercava di allontanarsi in tutta fretta.
L’immediato intervento sul posto di una pattuglia, allertata tramite segnalazione al “112” dai familiari della signora, ha permesso di bloccare l’uomo che, riconosciuto, è stato arrestato. Si tratta di un operaio edile residente nel Bresciano, incensurato, che non ha saputo spiegare l’accaduto. E’ stato associato alla Casa Circondariale di Sollicciano in attesa della convalida.
Nelle prime ore di stamani, invece, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Figline Valdarno ha tratto in arresto un pregiudicato 29enne originario del Nicaragua per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
I militari sono intervenuti in Piazza Aldo Moro dopo che era stata segnalata la presenza di un uomo che si aggirava con fare sospetto tra le vetture in sosta. L’uomo, quando ha visto i carabinieri, ha cercato di darsi alla fuga. Quando è stato raggiunto e bloccato ha iniziato a strattonare gli uomini in divisa cercando di divincolarsi. Tra l’altro era anche in stato di ebbrezza alcolica. Nella breve colluttazione, uno dei militari ha riportato una piccola ferita lacero-contusa alla mano, medicata presso l’ospedale “Serristori”. Trattenuto in camera di sicurezza, l’extracomunitario sarà giudicato nella mattinata odierna con rito direttissimo.