La settimana scorsa San Giovanni è balzata agli onori della cronaca nazionale in seguito alla vicenda del piccolo di 3 anni dimenticato sul pulmino scolastico. Una vicenda che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche e che ha sollevato anche interventi di natura politica. Molti, infatti, hanno di nuovo parlato della necessità di introdurre quanto prima un sistema di allarme che avvisi i genitori in caso di assenza dei figli a scuola. Tesi sposata in pieno dal Movimento 5 Stelle cittadino, che ha ripercorso tutte le iniziative intraprese a livello locale, regionale e nazionale sull’argomento.
I pentastellati hanno ricordato di aver presentato, nell’ottobre del 2014, in consiglio comunale a San Giovanni Valdarno una mozione che chiedeva di introdurre una semplice regola per le scuole dell’infanzia comunali: chiamare i genitori dei bambini che non si presentavano alla prima ora di lezione. Una volta fatto l’appello e appurata l’assenza, la maestra avrebbe inviato un sms alla famiglia.
“Questa proposta di buon senso – hanno spiegato i 5 Stelle – nasque a seguito dei gravi fatti di Piacenza del 4 giugno 2013 e fu il consigliere Andrea Frallicciardi del M5S di Figline Valdarno ad elaborarla. Ma mentre nella vicina Figline la mozione passò all’unanimità, a San Giovanni fu inspiegabilmente bocciata da tutti (Pd votò contrario e le opposizioni si astennero). Se questa mozione fosse stata approvata quasi cinque anni fa, otto giorni fa il piccolo bimbo sarebbe stato rintracciato immediatamente”.
Il movimento ha poi ricordato interventi analoghi portati avanti in Regione Toscana, grazie alla consigliera Irene Galletti mentre, a livello nazionale, il Ministro Toninelli “ha fortemente voluto la legge che entrerà in vigore a luglio 2019”.
La nuova normativa prevede una regola chiara: le auto che trasportano bambini di età fino a 4 anni dovranno essere equipaggiate con un dispositivo elettronico che avvisa della presenza dei passeggeri più piccoli. .