Ha amato la sua città, l’ha sempre difesa a “spada tratta”, senza mai peli sulla lingua. Il suo amore per il teatro l’aveva fatta conoscere a tutti i sangiovannesi e anche al grande schermo. Si è spenta oggi all’ospedale della Gruccia, all’età di 80 anni, l’attrice e regista valdarnese Maria Pelini Govoni. Era una sangiovannese “importata”(era nata a Figline V.no) ma lei non lo diceva mai e rivendicava la sua appartenenza alla città del Marzocco. Donna “verace”, fiera di sentirsi sangiovannese, fiera delle sue idee ed apprezzata anche per questo, Maria ricordava spesso a tutti con affetto che era anche la zia dell’ormai famoso Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli, cui era molto legata. L’arte teatrale l’aveva scoperta in tarda età partecipando a numerose commedie amatoriali che avevano fatto il giro del Valdarno ma la sua naturalezza sulle scene e la sua bravura l’avevano fatta notare nel mondo del cinema e della televisione. La sua spontaneità aveva colpito l’attore – regista fiorentino Alessandro Benvenuti che l’aveva voluta con sè in una piccola parte del film “Ivo il tardivo”, girato a Castelnuovo dei Sabbioni vecchio nel comune di Cavriglia. Una pellicola che aveva messo in luce le doti di Maria, attrice venuta dal popolo. Alla fine degli anni ’90 ottenne anche una parte nella serie Rai dedicata alle storie del cane poliziotto “Turbo” trasmessa, in prima serata, su Rai 2, con attori come Roberto Farnesi, Anna Valle, Patrizio Pelizzi e Isabel Russinova. Negli anni successivi aveva proseguito la sua passione per il teatro come regista di commedie in vernacolo poi i numerosi acciacchi dell’età l’avevano costretta ad abbandonare le scene.
La notizia della scomparsa di Maria Govoni Pelini ha fatto presto a fare il giro della città e, sabato 23 alle ore 15 nella cappella delle Suore Agostiniane dove si svolgeranno i funerali, saranno in molti a dare l’ultimo addio “all’attrice del popolo”, ad una sangiovannese vera.

Tutta la redazione di Valdarno24 esprime le proprie condoglianze alla famiglia Govoni Pelini.
Sopra, nella foto, Maria nella sua San Giovanni