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I Daspo negli stadi. Se n’è parlato ieri sera alla conviviale del Panathlon Valdarno

Sono stati il dottor Luca Sarcoli, direttore della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Arezzo e il dottor Tommaso Donati, membro dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive presso il Ministero dell’Interno gli ospiti della conviviale del Panathlon, che si è tenuta ieri sera al ristorante Pin Rose di Terranuova.
E’ stato sviluppato un argomento di stretta attualità, quello dei Daspo negli stadi. Che cos’è, come funziona e soprattutto qual’è la sua efficacia, anche a livello locale, per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi, con la scoperta che il divieto di accedere alla manifestazioni sportive non riguarda solo il grande calcio e neppure il calcio in generale, ma anche altri sport.
I due ospiti, in particolare Sarcoli, hanno parlato di come viene applicato il provvedimento. Un provvedimento di natura amministrativa, che in provincia di Arezzo vede coinvolti una trentina di tifosi, molti del Valdarno. Lo stesso dirigente della Questura ha poi parlato del derby di domenica, lodando il comportamento delle due tifoserie. “E’ stata una bella giornata di sport – ha detto -. Considerate che avevamo da gestire circa 800 tifosi ospiti in trasferta, 400 dei quali arrivati in treno e circa 2.500 persone all’interno dello stadio. Tutto è filato via liscio e voglio ringraziare anche le due società, Montevarchi e Sangiovannese, che hanno operato nel migliore dei modi”.
Sarcoli ha precisato che i daspo hanno funzonato e funzionano tutt’ora. “Perchè all’interno degli stadi – ha aggiunti – devono venire solo le persone che fanno il tifo. Un tifo sano, senza eccessi. Il provvedimento ha consentito di vietare l’ingresso a chi non si comporta in maniera adeguata”.
Soddisfatto della riuscita della serata il presidente del Panathlon Siro Pasquini, che ha annunciato una novità assoluta. La prossima conviviale, quella del 10 aprile, si terrà a Roma in udienza dal Papa.

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