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Gaville. Tantissima gente alla presentazione del libro su San Donato in Avane

Moltissima gente ha preso parte ieri pomeriggio a Gaville alla presentazione del libro “San Donato in Avane, il paese ritrovato”, curato da Filippo Boni e da un’idea di Piero Romanelli, Adelmo Brogi e Piero Secciani, tre degli ex abitanti del paese fantasma.
Molte delle persone e delle famiglie che circa 35 anni fa vissero la scomparsa del piccolo agglomerato di case al confine tra i comuni di Cavriglia e Figline Incisa si sono ritrovate nella Pieve Romanica.
Quell’abitato in realtà resiste su alcune mappe geografiche del Valdarno, le meno aggiornate. Ci sono campi coltivati, poderi, strade, case, una chiesa, una cappella, un mulino, una cooperativa, alcuni negozi. Però è scomparso da decenni. Tranne coloro che lo vissero, che lo conobbero e lo abitarono, oggi nessuno ricorda più nulla.
Il libro narra la storia di San Donato in Avane fin dalle sue origini medievali, per approfondire poi la vita, gli usi ed i costumi di tutti i giorni durante tutto il novecento, fino alla ricostruzione storica documentata dell’abbandono e della distruzione, avvenuta per l’ampliamento del bacino lignitifero tra i comuni di Cavriglia e di Figline tra il 1977 ed il 1985. Di grande interesse è anche la ricostruzione catastale ed iconografica.

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