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Il Pd di San Giovanni: “Siamo orgogliosi del percorso fatto. Abbiamo prima costruito una comunità e poi il programma”

Questa sera, a San Giovanni, si chiude la campagna elettorale e il Partito Democratico ha tracciato un bilancio di un lungo cammino iniziato da mesi.
“Un percorso – ha spiegato il Pd – iniziato con le primarie e temuto come potenzialmente divisivo, e che ha invece portato alla costruzione di una comunità che ha prima costruito un programma e poi si è resa partecipe di una campagna elettorale intensa, densa di incontri ed eventi, motivando tante persone che hanno deciso di impegnarsi per questo progetto. Vogliamo rivendicare il nostro percorso di dialogo, di sforzo di coesione, di impegno per questo patto di rinnovamento. Il Partito Democratico ha lavorato per un’alleanza di uomini e donne, di anime diverse, ma unite da una visione di società, di comunità condivisa”.
“Vogliamo rimarcare la differenza tra la coalizione del “contro qualcuno” e l’alleanza del “per la città” – ha proseguito il Pd -. Vogliamo rimarcare la differenza che c’è fra uno “schieramento scompaginato” e una “comunità”.
Lo schieramento “contro qualcuno”, come quello che affianca il candidato Carbini, è un gruppo scomposto costituito da anime e idee tra loro incompatibili, che non si basa su visioni e valori comuni, ma pretende di presentarsi come nuovo, come cambiamento, scegliendo come protagonista un signore che, per varie ragioni personali, condiziona la scena politica della città da oltre 20 anni. Di governi populisti e autocratici, basati sulla persona sola al comando non ne abbiamo bisogno”.
Preferiamo “la comunità per la città”, che è nata dalla partecipazione e ha aderito ad una visione di amministrazione che ascolta e coinvolge – ha concluso il Partito Democratico -. Siamo orgogliosi del percorso fatto, orgogliosi di proporre per la prima volta un candidato donna umilmente competente e capace, siamo coscienti che la strada che ci attende è ancora più impegnativa, ma siamo anche convinti che gli elettori sapranno cogliere chi può davvero rappresentare le aspettative per una San Giovanni non solo più bella, ma anche più unita e partecipata”.

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