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Dopo un maggio terribile, a giugno e luglio i turisti sono arrivati in Valdarno. Parlano gli operatori

Maggio è stato un mese terribile per la ricettività turistica. Piogge, temporali e temperature autunnali hanno infatti impedito l’avvio della stagione. Per fortuna giugno e luglio hanno riportato molti stranieri a soggiornare in Valdarno. Una zona che, negli ultimi anni, ha vissuto un autentico boom in fatto di presenze turistiche e che continua a piacere. “I turisti stanno arrivando – hanno detto all’Agriturismo Podere San Lorenzo di Terranuova Bracciolini -. La stagione, come noto, è partita in ritardo e più precisamente ai primi di giugno. Abbiamo inaugurato con i tedeschi, ma noi lavoriamo molto con olandesi, polacchi, danesi e austriaci. Il soggiorno medio è di tre giorni. C’è infatti chi pernotta per sei notti e chi, invece, si ferma solo per una notte, perché è di passaggio”.
Anche all’Agriturismo Valleverde di San Giovanni gli stranieri sono iniziati ad arrivare nell’ultimo mese. “Abbiamo avuto un maggio che ci ha sommerso d’acqua – hanno detto i titolari -. Fino a quando non è arrivato il caldo non abbiamo visto nessuno o quasi. Poi, piano piano, sono iniziati ad arrivare, ma è un flusso turistico dell’ultimo minuto. I nostri ospiti arrivano dall’Europa, ma quest’anno si sono mossi anche dagli Stati Uniti e dal Canada”.
All’Agriturismo Odina di Loro Ciuffenna hanno sottolineato che, dopo un mese di maggio in negativo, con diverse cancellazioni all’ultimo minuto, giugno è andato meglio dello scorso anno, mentre a luglio siamo in linea con le presenze del 2018. “Agosto, invece, in base ai nostri indicatori, andrà un po’ peggio, mentre settembre si prospetta un ottimo mese. Per quanto riguarda il tipo di clientela – hanno aggiunto i responsabili della struttura – , noi abbiamo molti europei, ma sono arrivati anche gli americani. Il soggiorno medio è di cinque giorni”.
Il Valdarno Aretino continua ad attrarre turisti. In base agli ultimi dati, nel 2018 le presenze sono state 400.000, un +16,4% in più rispetto al 2017. Del resto stiamo parlando di una zona strategica, nel bel mezzo del triangolo Arezzo, Siena, Firenze, a due passi dal Chianti e con un patrimonio paesaggistico e culturale di alto livello. Una zona che merita di essere promossa e valorizzata in maniera unitaria. E rientra in quest’ottica la costituzione dell’Ambito Turistico, che consentirà di ottimizzare il sistema turistico locale, garantendo ai visitatori una presenza coordinata sul territorio ed un servizio più efficace, migliorando l’esercizio attraverso il contenimento dei costi di gestione e la pianificazione delle attività.

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