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Bekaert, la Fiom Cgil :”se cade il Governo il tavolo al Ministero deve rimanere in piedi “

Questa mattina la Fiom Cgil della provincia fiorentinaha fatto il punto sulle situazioni e vertenze aziendali più o meno critiche attualmente presenti sul territorio. E settembre sarà un mese decisivo per la Bekaert di Figline. “Se cade il Governo Conte- hanno detto i delegati Fiom insieme al segretario Daniele Calosi- non cambia niente, perché lo stesso Governo è stato inesistente durante tutta la vertenza dal punto di vista industriale, anche se è stato lodevole il reinserimento della Cassa integrazione straordinaria per cessazione, col decreto proposto dai sindacati e recepito dall’esecutivo. Ora l’auspicio è che quel tavolo, indipendentemente da chi sarà al Governo, sia ancora in piedi. Ci aspettiamo una nuova convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico- hanno detto i rappresentanti Fiom- per discutere in maniera approfondita di quelle che finora erano solo manifestazioni di interesse e che speriamo a settembre siano piani industriali elaborati per il rilancio di un’attività che possa farsi carico di tutti i lavoratori ancora in cassa integrazione, obiettivo che al momento si è prefissato solo il Comitato promotore della Cooperativa costituita da un gruppo di lavoratori Bekaert.”
“Sulla reindustrializzazione- ha aggiunto il segretario Daniele Calosi- abbiamo incontrato il Governo a marzo e luglio, ci hanno dato un altro appuntamento a settembre ma si dovrebbe andare a ottobre, c’è attività di scouting e forse un’azienda bielorussa, ma non siamo a niente.” Un eventuale esercizio provvisorio determinato dalla crisi di Governo, per Calosi, “porterà lacrime e sangue per le persone che rappresentiamo.”

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