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Stasera il 39° Palio dei Ciuchi a Incisa. 52 anni di sfide e sfilate goliardiche

“Come ogni paese che si rispetti, anche Incisa ha la sua festa: il Palio dei Ciuchi”. Recitava così l’introduzione di un documentario sulla corsa incisana, inserita nelle feste del Perdono, girato in super 8 nel 1971 da Paolo Fabiani, venuto a mancare nei giorni scorsi. Il giornalista de “La Nazione”, corrispondente del Valdarno fiorentino, fu uno fra i tanti promotori del Palio.
La “Corsa dei Ciuchi” si corre ogni anno il terzo lunedì di settembre nel nuovo stadio comunale.
Ma in 52 anni di storia ha avuto tanti sviluppi e purtroppo anche delle pause.
Nacque nel 1967, in “Fiera”, meno nota come piazza Mazzanti, per mano di alcuni ragazzi del tempo.
L’evento, al suo debutto, cercò di risanare, anche se per qualche settimana, l’animo di chi aveva perduto casa, bestiame e raccolto nell’alluvione del 1966.
Dal 1967 al 1989 oltre alla corsa, che ancora oggi coinvolge asini e “fantini”, le Contrade si contendevano il drappo attraverso diverse gare: la sfilata con i carri goliardici, il tiro alla fune su base saponata, il “brindisi”, il palo della cuccagna, il palio degli scalzi e non solo.
Dal 1971 il Palio si spostò dalla Fiera al Campo sportivo comunale, oggi diventato,​ grazie a un processo di restyling, un nuovo progetto pubblico.
Dal 1989 il Palio non vide più la partecipazione dei carri. Negli anni successivi si svolse infatti solo la corsa con i ciuchi e la festa, in questi decenni, ha vissuto un declino almeno fino al 1999.
Con la fine del secolo e il passaggio al 2000 la Corsa dei Ciuchi morì. Tante le riflessioni e i sensi di colpa da parte di chi non credeva più in questa tradizione.
Nel nuovo millennio sono stati tanti i “nobili” tentativi per riportare in auge la sfida senza asini: il palio delle canone in Arno, i vari Palii delle rulle di fieno. Ma nessuno di questi nuovi giochi riuscì a far riaccendere la passione degli incisani.
Nel 2014, grazie alla nostalgia di alcuni, sono tornate alla vita 6 delle 8 contrade originarie: Borgo di Sotto, Borgo di Sopra, Vivaio, Burchio, Palazzolo, La Massa.
Da quel momento, dopo 14 anni di assenza, è tornato il Palio tanto amato da Incisa.
Insomma, senza Ciuchi, il Perdono a Incisa non può esistere.
Nel 2014 e nel 2015 ha vinto il Borgo di Sotto, nel 2016 Palazzolo e nel 2017, come nel 2018 nuovamente Borgo di Sotto. La contrada bianco/rossa ha collezionato ben 4 Palii della “riedizione”, Palazzolo 1.
Questa sera, ore 21.30, come da rito, la sfilata per le vie del paese condurrà i rioni al campo sportivo. A turno, ognuno si esibirà in una scenetta/spettacolo legata al tema del ciuco. Finita la parte “teatrale” della serata, i fantini saliranno in groppa al proprio ciuco, ricevuto in sorte tramite sorteggio, per correre l’edizione numero 39.

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