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“Aquile Randagie: Fedeli e Ribelli, una storia di resistenza”. Il film di Aureli sugli Scout venerdì a San Giovanni

Il 30 settembre è uscito in 200 sale italiane il film di Gianni Aureli dal titolo “Aquile Randagie: Fedeli e Ribelli”. E’ una storia di resistenza che racconta la vicenda di un gruppo di giovani scout che, tra Milano e Monza, sotto il fascismo, si ribellò al Duce e permise la fuga di duemila persone ricercate attraverso la montagna. “Il film – ha spiegato il regista – racconta che è possibile essere fedeli alla propria promessa, se si è scout, e comunque coerenti con i propri ideali se non si è scout, anche se serve molto coraggio. Era possibile negli anni del fascismo e della guerra, ed è possibile anche oggi”.

Con l’uscita del film sulle Aquile Randagie, i ragazzi degli scout di San Giovanni Valdarno, si sono mobilitati per organizzarne la visione anche nella sala cinematografica cittadina. La proiezione si svolgerà nella sola serata di venerdì 4 ottobre al cinema Masaccio ed è aperta a tutti (con un biglietto di soli 5 euro), perché è una storia che merita di essere conosciuta, sia dai giovani che dalle loro famiglie.

Quella delle Aquile Randagie è una pagina della Resistenza ancora poco nota, caratterizzata dal coraggio e dalla paura, dietro la spinta dei propri ideali. Una storia di resistenza al fascismo e fedeltà ai valori di giustizia e libertà , senza compromessi, a dispetto delle difficoltà. Una storia di giovani, proprio come i ragazzi scout che hanno organizzato la proiezione, che hanno trovato il coraggio di portare avanti i propri valori e restare liberi in un mondo di violenza e repressione arrivando addirittura, attraverso l’organizzazione segreta OSCAR, a salvare migliaia di vite non solo di innocenti ma anche dei loro nemici.

La trama in breve:

Milano, Italia, ventennio fascista.Tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce, compresa l’associazione scout italiana. Un gruppo di ragazzi decide di dire di no. Si chiamavano Aquile randagie. Sono i ragazzi del gruppo scout di Milano e Monza, che continuarono a svolgere attività scout in clandestinità. Usando messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, quei ragazzi continuarono a ritrovarsi, utilizzando la Val Codera per le attività clandestine, i campi estivi, i fuochi serali. Li guidavano Andrea Ghetti, del gruppo Milano 11, detto Baden, e Giulio Cesare Uccellini, capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly, e che ebbe anche il soprannome di Bad Boy. Il fascismo non li ignorò: Kelly fu pestato a sangue da una squadraccia, in una notte d’autunno, e ci rimise l’udito da un orecchio. Ma questo non bastò a fermare le Aquile. Dopo l’8 settembre 1943, insieme a Don Giovanni Barbareschi e ad altri parroci milanesi, diedero vita all’OSCAR – Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati – che si impegnò in un’opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, attraverso  espatri in Svizzera attraverso i boschi e i monti che nessuno conosceva meglio di loro. Il loro servizio si concluse proteggendo la vita, a guerra finita, ai persecutori di ieri, salvando per quegli stessi sentieri gerarchi nazisti che furono consegnati alle autorità svizzere per avere un giusto processo, dalla giustizia degli uomini. E’ la loro storia che il film vuole raccontare. Una storia di coraggio e di paura, di fedeltà e di ribellione. Perché cambiare il mondo si può.

Clicca qui per guardare il trailer del film

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