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Enel: In pensione Giancarlo Roggi, capo unità Levane e La Penna. Al suo posto l’ingegnere Jacopo Capua

E’ arrivato il momento della pensione per Giancarlo Roggi, responsabile Plants Unit Levane e La Penna, gli impianti idroelettrici sull’asta dell’Arno nel cuore del Valdarno aretino ed Enel Green Power lo ha salutato ricordando la sua storia professionale.
Entrato in azienda come perito elettrotecnico il 2 giugno 1980 è stato sempre “fedele” agli invasi e alle centrali di Levane e La Penna, dove ha operato fin da subito, assumendo il ruolo di responsabile dell’Unità nel 1991. Classe 1958 di Arezzo, Roggi è stimatissimo da colleghi, collaboratori e dai responsabili, che lo avevano soprannominato in modo scherzoso “l’ultimo dei Mohicani” proprio per la sua abnegazione e per l’attaccamento totale al lavoro, interpretato come una missione e una vocazione.
Sarà sostituito da Jacopo Capua, ingegnere di 36 anni, entrato in Enel Green Power nel 2016 dopo un’esperienza lavorativa di tre anni in un’azienda di progettazione di impianti industriali termoelettrici. In Enel Capua ha operato nella struttura Geotermia, area Piancastagnaio, ricoprendo la responsabilità operativa di sei impianti geotermici dell’Amiata senese e grossetano e nel nuovo ruolo potrà contare su un valido e giovane team, a partire dai collaboratori diretti Giacomo Rondoni e Matteo Roschi, che da alcuni anni operano nelle strutture idroelettriche dell’Arno con grande professionalità.

L’idroelettrico toscano di Enel Green Power è guidato da Gino Bianchi che, in occasione dei saluti a Giancarlo Roggi e della presentazione di Jacopo Capua, ha espresso “un sentito ringraziamento a Giancarlo per l’impegno profuso, per la professionalità e la grande umanità che hanno sempre contraddistinto il suo lavoro. Adesso Jacopo Capua e molti giovani colleghi porteranno avanti l’importante attività di esercizio e manutenzione degli invasi e degli impianti di Levane e La Penna, che costituiscono anche una grande risorsa per il territorio non solo dal punto di vista energetico ma anche ambientale, aspetto a cui l’azienda pone particolare attenzione in chiave di sostenibilità nel contesto di un ecosistema più unico che raro, qual è quello delle riserve naturali Bandella e Valle dell’Inferno nonché Ponte a Buriano e Penna, sempre in collaborazione con le istituzioni e con i tessuti associativi dei territori”.

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