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Lavori fermi per la rotatoria al casello A1 di Incisa Reggello, il Centrodestra:”la situazione è insostenibile”

La realizzazione della rotatoria davanti al casello A1 di Incisa Reggello sembra diventata la novella dello stento. I lavori sono fermi da settimane e la città Metropolitana nei giorni scorsi ha definito la ditta che ha vinto l’appalto “inadeguata”. L’infrastruttura doveva essere terminata lo scorso mese di luglio. Forse (il condizionale è d’obbligo) i lavori finiranno a dicembre.Oggi il Centrodestra commenta questa situazione per bocca degli esponenti Scipioni, La Grassa e Tozzi e afferma che “la situazione dell’area è divenuta insostenibile.”
Circa i lavori alla rotatoria davanti al casello di Incisa Reggello, “i chiarimenti della Città metropolitana sono tardivi. Quanto successo è inaccettabile perché ha creato disagi enormi ai cittadini di una comunità territoriale vastissima, che da mesi oramai subiscono disagi ingiustificati. Riteniamo grave che solo ora, dopo che la situazione nell’area del casello è divenuta insostenibile, si dica ai cittadini che ‘la ditta era inadeguata’. Ci chiedano, a questo punto, come sia stato possibile allora che quella ditta si sia aggiudicata l’appalto. Quello che è’ certo è’ che l’intera vallata, da Reggello a Figline, oramai non ne può più dei ritardo e delle inefficienze, che partono dai lavoro della rotonda al casello ed arrivano fino alla regionale 69, con cantieri interminabili.”
I consiglieri metropolitani del Centrodestra Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa, con la consigliera comunale di Reggello Elisa Tozzi, chiedono “il completamento di infrastrutture strategiche sul territorio provinciale, cruciale per lo sviluppo. Questa è una zona che sconta ritardi decennali. Sarà nostra premura verificare immediatamente l’intero iter del procedimento che ha portato all’affidamento dei lavori e fare chiarezza sulle responsabilità di chi ha gestito questa vicenda in modo palesemente inadeguato. L’area del casello di Incisa Reggello deve arrivare a completamento in tempi rapidi, così come porteremo all’attenzione del Consiglio metropolitano, per quanto di nostra competenza, la necessità di intervenire puntualmente sulle infrastrutture territoriali, che oggi devono essere finanziate e realizzate.”

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