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Bekaert: giovedì lavoratori in presidio davanti alla fabbrica di Figline

E’ la settimana decisiva per la Bekaert di Figline Valdarno. Giovedì prossimo, a partire dalle 10, è in programma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico di Roma l’incontro dei rappresentanti di sindacati, Regione, istituzioni locali per discutere della reindustrializzazione del sito produttivo e della proroga della cassa integrazione per i lavoratori rimasti in forza allo stabilimento.
E i dipendenti di Fim e Uilm hanno deciso di attendere l’esito della riunione davanti ai cancelli della fabbrica.
“Il tempo stringe, la cassa integrazione per cessazione, reintrodotta dal Governo lo scorso anno proprio per la mobilitazione dei lavoratori Bekaert e della comunità locale, terminerà a fine anno – ricorda il segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini – e in vista di quella data la multinazionale belga ha già inviato le lettere di licenziamento ai 211 lavoratori rimasti (dei 314 iniziali)”.
“Non c’è più tempo: o si concretizzano gli interessamenti dei mesi scorsi o per i lavoratori di Figline si apre il baratro. Il Ministero e il Governo non possono consentirlo. Terremo informati i lavoratori a Figline sull’andamento dell’incontro durante lo svolgimento – conclude Beccastrini – e abbiamo già convocato un’assemblea per le 17,30 in cui, appena tornati da Roma, racconteremo nel dettaglio l’esito e, in base a quello che sarà emerso, prenderemo le decisioni necessarie”.
Intanto i Consigli comunali di Bucine e Montevarchi hanno approvato all’unanimità due mozioni, presentate da gruppi di maggioranza e opposizione, a sostegno dei dipendenti.
In Valdambra i consiglieri hanno chiesto alla Giunta guidata dal sindaco Nicola Benini di attivarsi nelle opportune sedi governative affinchè sia prorogato l’ammortizzatore sociale, mettendo in atto tutte le iniziative necessarie, in accordo con le associazioni sindacali, con gli altri livelli istituzionali coinvolti e con il Mise, per arrivare a reindustrializzare il sito figlinese, accertando l’effettiva disponibilità degli investitori che nei mesi scorsi si erano dimostrati interessati.
Analoghe le richieste nella città di Benedetto Varchi dove è stato sottolineato come non sia possibile lasciare senza tutele le famiglie che si trovano a vivere l’emergenza. Agli amministratori montevarchini e alla Conferenza dei sindaci valdarnese si è chiesto di sollecitare la Regione Toscana a continuare nell’azione intrapresa con i vari attori istituzionali all’interno della Conferenza Stato-Regioni.

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