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Calano gli incidenti mortali in provincia di Arezzo. Aumentano invece i feriti. Ieri la riunione dell’Osservatorio

Ieri, in Prefettura ad Arezzo, si è riunito l’Osservatorio per la Sicurezza Stradale e la Prevenzione dell’Incidentalità. Erano presenti, tra gli altri, rappresentanti della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Specialità della Polizia Stradale della Polizia di Stato, della Polizia Provinciale e i sindaci di Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini.
Durante l’incontro sono stati illustrati i dati relativi all’incidentalità riferiti all’intero territorio provinciale elaborati dall’osservatorio della mobilità della Provincia di Arezzo. Dati riferiti al triennio 2016-2018 anno, quest’ultimo, nel quale risulta un leggero aumento di sinistri, con 1093 incidenti censiti, rispetto ai 1065 eventi del 2017, ma comunque minore rispetto ai 1100 del 2016.
Gli incidenti mortali, lo scorso anno, sono stati 22, due in meno rispetto al 2017 e sei in meno rispetto al 2016. Il fenomeno della mortalità incidentale è decrescente nel raffronto con gli anni passati in cui erano stati registrati dati più allarmanti. Addirittura, nel 2009 e nel 2012 c’erano state 36 vittime. Trend in aumento invece per i feriti: 1581 nel 2018, a fronte dei 1461 casi del 2017, dei 1536 del 2016 e dei 1570 del 2015.
I sinistri mortali si sono verificati soprattutto nel periodo che va da aprile ad ottobre, con una costanza nei mesi estivi ed una concentrazione dell’incidentalità nelle giornate centrali della settimana. La maggior parte dei soggetti coinvolti negli scontri con vittime sono stati i conducenti, seguono i passeggeri anteriori, quelli posteriori ed i pedoni.
I morti su veicoli a quattro ruote sono stati il 52% del totale e il 48% sono deceduti su veicoli a due ruote. Sono stati anche analizzati i fattori comportamentali scorretti che sono tra le prime cause responsabili dei sinistri: tra le condotte maggiormente pericolose si annovera l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il mancato utilizzo del casco, delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini, la distrazione dovuta all’uso del telefono cellulare alla guida e l’assenza di revisione dei veicoli.
Fra le cause dei decessi, numerosi sono stati gli scontri frontali laterali, quelli laterali, gli investimenti dei pedoni e la fuoriuscita dalla sede stradale. Gli incidenti si sono verificati soprattutto nei centri urbani, ma, nel 2018, la maggior parte dei sinistri mortali è avvenuta su strade extraurbane e fuori dai centri abitati.
La strada con maggior numero di morti e incidenti è la SR 71: secondo il calcolo della densità, le strade più incidentate in relazione alla chilometrica sono la SR 71 e la SR 69 del Valdarno; la SR 71 ha avuto 1,47 incidente per Km, la SR 69 ha invece 0,72 incidenti per Km.
L’Osservatorio ha condiviso l’esigenza di continuare nell’azione strategica di prevenzione e contrasto attraverso l’intensificazione dell’attività di controllo e di presidio del territorio, in modo da innalzare il livello di efficacia preventiva e repressiva delle condotte di guida maggiormente pericolose. Saranno organizzate iniziative specifiche come la “giornata delle cinture di sicurezza”, o della “distrazione alla guida da apparecchi telefonici”.  E’ stata poi condivisa l’esigenza di programmare i servizi per renderli più ramificati e coordinati. Ciò consentirà anche di garantire una maggiore copertura delle principali arterie stradali e di realizzare un impiego razionale delle risorse organiche e strumentali in dotazione. Riguardo all’assetto viario del territorio l’Anas, la Provincia di Arezzo ed i Comuni, quali enti proprietari delle strade, hanno assicurato, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, l’aggiornamento e la revisione della segnaletica, la manutenzione e la messa in sicurezza del manto stradale.
In tema di sensibilizzazione, infine, saranno coinvolti sempre più i giovani. Per questo saranno riproposte le iniziative di educazione alla sicurezza stradale ed alla legalità nelle scuole del territorio.

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