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Gruccia ospedale di primo livello. Il Centro Destra di Terranuova: “Il Pd si è mosso. Meglio tardi che mai!”

Nei giorni scorsi tre esponenti del Pd toscano, Lucia De Robertis e Simone Tartaro in qualità di Consiglieri Regionali e Sergio Chienni, Sindaco di Terranuova e Presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno, hanno sollecitato la Regione ad accelerare il percorso che potrebbe portare l’Ospedale del Valdarno ad ottenere la classificazione di primo livello.
“Meglio tardi che mai – ha commentato il centro destra di Terranuova. Ben venga la loro – comunque quanto mai tardiva – presa di posizione a favore del nosocomio valdarnese. Siamo lieti che finalmente si siano accodati alla battaglia che oramai da anni è stata portata avanti dal Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini che è riuscita a fare approvare in Regione, nell’ormai lontano Marzo 2018, una mozione al riguardo in Consiglio Regionale. Anche se triste e indecente è il ritardo. È occorso un po’ di tempo prima che questa posizione fosse compresa, elaborata e fatta propria anche da questi rappresentanti – ha aggiunto il centro destra – .Occorre precisare però che dal Marzo 2018 ad oggi non vi è stata alcuna interlocuzione tra l’Assessore Saccardi e le varie forze politiche. Questo non si è mai apertamente saputo e sarebbe allora ancora più grave se ciò si fosse verificato solo con alcune fazioni, nelle segrete stanze, in modo irrituale”.
“Inoltre – ha proseguito il gruppo consiliare – è bene che sia chiaro che nel Piano Sanitario Regionale approvato alcuni giorni fa, non vi è alcuna menzione sull’Ospedale della Gruccia. Alcuna. Viene quindi da chiedersi a cosa sia dovuto questo improvviso e tardivo ravvedimento. Forse iniziano sin da ora le manovre elettorali? Un dubbio lecito visto il silenzio emerso fino ad oggi su tale vicenda”.
Il centro destra terranuovese ha voluto ribadire che la mera definizione di una etichetta non è di per sé sufficiente, sottolineando che l’Ospedale della Gruccia risente pesantemente della cattiva gestione regionale in materia: carenza cronica di personale, apparecchiature non adeguate, posti letto. Per non citare le sempre più lunghe liste di attesa.
“Tutto ciò – ha concluso la minoranza – rende spesso il lavoro quotidiano dei vari operatori sanitari quanto mai improbo e sostenibile solo grazie alla buona volontà e professionalità. Ma di questo i nostri tre eroi non fanno la minima menzione, rendendo la loro sortita fuori dal tempo, improvvida e sospetta. Alle parole aspettiamo i fatti”.

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