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Castelfranco Piandiscò: da gennaio la pediatra di famiglia concentra l’attività alla casa della salute

Novità dal 2020 per la pediatra di famiglia di Castelfranco di Sopra Piandiscò, dottoressa Lucia Poggesi. La zona distretto Valdarno della Asl ha comunicato che il medico svolgerà la propria attività nei locali della casa della salute di Castelfranco e non più a Faella e Piandiscò.
Questi i giorni e gli orari di ambulatorio a partire dal 2 gennaio:
il lunedì dalle 14.30 alle 19
il mercoledì dalle 14.30 alle 18
il venerdì dalle 9.30 alle 13
E l’amministrazione comunale in una nota precisa che “la decisione è stata presa per evitare l’eventualità di un trasferimento della dottoressa verso altro territorio” e che è stata condivisa dal Comune “per garantire nel territorio comunale la continuità assistenziale ai piccoli pazienti con un professionista già conosciuto e apprezzato per le sue qualità umane e professionali”.
“L’organizzazione della medicina territoriale, compresa la pediatria di famiglia, tende a concentrare le attività in un’unica sede, possibilmente all’interno di contesti multiprofessionali e multidisciplinari – proseguono gli amministratori – per assicurare ai cittadini una risposta più strutturata ed integrata fra i vari professionisti, la presenza di un’adeguata strumentazione diagnostica di primo livello e la possibilità di erogare prestazioni terapeutiche e vaccinali in ambiente che risponda ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative regionali vigenti”.
“La Casa della Salute di Castelfranco rappresenta, per eccellenza, il luogo vocato ad assicurare la funzione di aggregazione delle competenze della Medicina del territorio. La concentrazione dell’attività ambulatoriale della pediatria all’interno della sede della CdS consentirà di ottimizzare l’organizzazione delle prestazioni del medico con la possibilità di avvalersi degli ulteriori servizi presenti a supporto della sua attività. A ciò si aggiunga che il professionista potrà dotarsi di adeguata strumentazione diagnostica con il vantaggio, per l’utente, di eseguire direttamente in ambulatorio, in situazioni urgenti, esami come la PCR, che altrimenti dovrebbero essere effettuati tramite accesso al Pronto Soccorso. Tale strumentazione, dal costo oneroso, necessita di essere posizionata in ambiente sicuro – concludono – senza sottoporla a trasferimenti di sede per non comprometterne la funzionalità”.

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