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Tanta partecipazione e commozione a Rignano per l’ultimo saluto a Lorenza Mazzetti

Una partecipata cerimonia ha fatto da palcoscenico all’ultimo saluto a Lorenza Mazzetti, già cittadina onoraria di Rignano sull’Arno. Alla presenza della famiglia e della gemella – nonché del Sindaco, del Presidente del Consiglio Comunali, dei consiglieri, delle associazioni locali e dei rappresentanti della Chiesa Valdese, della Comunità Ebraica e della Parrocchia di Rignano – nel pomeriggio odierno si è tenuta la tumulazione nel Cimitero della Badiuzza, a pochi metri dalla Stele commemorativa della strage della famiglia Einstein a cui Lorenza sopravvisse assieme alla sorella Paola.

“Tante emozioni e commozione oggi per l’ultimo saluto a Lorenza Mazzetti. Voglio innanzitutto ringraziare i tanti cittadini e i tanti amici che hanno deciso di essere presenti al Cimitero della Badiuzza per una cerimonia davvero partecipata”, ha dichiarato il Sindaco Daniele Lorenzini. “Dal canto mio ho avuto l’onore di avere al mio fianco la sorella Paola, testimone anch’essa di una vita che è continuata dopo un’immane tragedia dovuta a uno dei più vigliacchi atti dei nazisti in ritirata. Il ricordo di quella strage è ancora una ferita aperta per il nostro territorio. Lorenza Mazzetti, infatti, non è stata solamente una stimata artista, non solo una ottima scrittrice, ma soprattutto una testimone diretta e autorevole della storia drammatica del Novecento, che ha conosciuto nella tragedia della sua famiglia la persecuzione nazifascista contro gli ebrei. Le tracce di questa sua testimonianza vivono ancora grazie alle sue opere”, continua il Sindaco. “I ricordi di quei momenti tragici sono sempre stati presenti nella sua lunga e prestigiosa attività e ne hanno fatto una voce tra le più autorevoli del panorama culturale italiano ed europeo. Il suo impegno nel trasmettere la storia vissuta e nel condividere la sua accorata partecipazione alla vita della nostra Comunità è un dono che sono certo non andrà mai disperso. Un patrimonio che ora tocca a noi alimentare perché possa trasmettersi anche alle future generazioni.”

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