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Dissuasori di velocità in viale Gramsci a San Giovanni. La proposta di Carbini che chiede di intervenire anche in altre strade

Non basta il semaforo. In viale Gramsci ci vogliono anche dissuasori di velocità. La proposta, sotto forma di interrogazione, sarà presentata nel parlamentino di domani dal gruppo “Cresce San Giovanni”, che ha sottolineato come per mettere in sicurezza in maniera definitiva pedoni e ciclisti in un tratto così pericoloso siano necessari i dissuasori, mobili o fissi. Tra l’altro i costi sono minori rispetto all’impianto semaforico. “Chi non rispetta il codice della strada, magari sotto l’effetto di alcool e droghe, non si ferma certo con un semaforo – ha detto il capogruppo Carbini – . Magari con un dosso artificiale è costretto invece a rallentare”. Già nel 2012, durante la precedente legislatura, era stata presentata un’interrogazione analoga. Un nuovo sollecito è giunto nel febbraio del 2014, a seguito dell’ennesimo incidente stradale in viale Gramsci, davanti alle scuole medie, che coinvolse tre giovani. Un episodio che non è rimasto isolato, tanto che più di 2.000 cittadini hanno firmato una petizione per richiedere una serie di provvedimenti per rendere più sicura la strada. “In questi giorni – si legge nell’interrogazione – si sono svolti i lavori per l’installazione del semaforo a chiamata per l’attraversamento pedonale in prossimità dell’ingresso delle Scuole Medie “Masaccio” e per tali lavori sono stati stanziati € 20.000. Nonostante ciò, si potevano prevedere altri interventi che mitigassero la velocità di percorrenza di Viale Gramsci con minori costi e con sicura efficacia per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti. I lavori eseguiti – continua il gruppo consiliare – non ci sembrano idonei e fanno pensare ad una provvisorietà”. Carbini&C. hanno ricordato che in altri comuni limitrofi si è provveduto alla creazione di attraversamenti pedonali con dissuasori di velocità in cemento, ben visibili, illuminati e con un’altezza che permette davvero la diminuzione dell’alta velocità, così da garantire l’incolumità dei pedoni che attraversano le strade. “Chiediamo quindi al sindaco e alla giunta – si legge nel documento consiliare – se il lavoro effettuato in Viale Gramsci sia parziale e se si intenda provvedere come da noi suggerito in strade ad alto traffico quali i Lungarni, Via della Resistenza, Via Piave, Via Trieste, Via Vittorio Veneto, Via S. Lavagnini, Via Milano e Viale Gramsci”.

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