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Prada. I dati del secondo trimestre 2015. Crescono i ricavi. Cala l’utile. Ma il gruppo si mantiene ad altissimi livelli

Cresce il fatturato, cala l’utile. E in vista c’è un cambiamento del mercato dei beni di lusso. Il consiglio di amministrazione di Prada ha reso noti i dati del secondo trimestre 2015. Il colosso della moda, che ha nel Valdarno il suo quartier generale operativo, si mantiene ad altissimi livelli, grazie ad un fatturato di 1.824,4 milioni di euro, in crescita del 4.2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un aumento ascrivibile al canale di vendita diretto, su cui il Bertelli&C. hanno deciso di investire pesantemente, come testimoniano i ben 605 negozi a gestione diretta. Gli utili sono stati pari a 188,6 milioni, in calo del 23% rispetto al secondo semestre 2014. Tuttavia il gruppo riesce a far meglio delle stime degli analisti. Ottimo il trend sul mercato giapponese. Positivo anche l’andamento delle vendite nelle Americhe e in Medio Oriente, che crescono entrambi del 15%. “Il mercato dei beni di lusso evidenzia un profondo mutamento che richiede una strategia di ampio respiro in un’ottica di lungo termine – ha detto, commentando i numeri, l’amministratore delegato di Prada Spa Patrizio Bertelli – . Al centro del nostro impegno restano la dinamica creativa e lo spirito d’innovazione volti al costante superamento dei livelli di eccellenza del prodotto; continueremo, sul piano operativo, un’articolata revisione dei processi per migliorarne l’efficienza. L’obiettivo del Gruppo resta la creazione di valore nel lungo termine per gli azionisti, i nostri clienti e i collaboratori.”

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