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Unione dei Comuni. Il “De Profundis” arriva direttamente dal consiglio comunale di San Giovanni. Si va verso la chiusura

Dopo due anni l’Unione dei Comuni tra San Giovanni e Cavriglia si appresta a chiudere i battenti. Un’eventualità quasi certa, almeno in base a questo emerso ieri pomeriggio nel corso del consiglio comunale di San Giovanni Valdarno. Ad intonare il “De Profundis” è stato lo stesso sindaco Viligiardi, che ha confermato in tutto e per tutto quanto dichiarato in un’intervista rilasciata alla nostra redazione la scorsa settimana. “L’ente, così com’è, non ha più motivo di continuare il suo percorso”, ha detto il primo cittadino. Il futuro dell’organo sovracomunale, ovviamente, è stato il piatto forte del parlamentino cittadino, grazie anche a due interrogazioni presentate dai gruppi di opposizione “Cresce San Giovanni” e “Per un’altra San Giovanni”. Viligiardi ha ricordato che il progetto messo a punto con il vicino comune di Cavriglia prevedeva una sinergia di alcuni servizi, come l’anagrafe e il personale. “Ma i cittadini – ha detto – non se ne sono neanche accorti e i benefici sono stati quasi nulli. Quindi, o iniziamo a fare sul serio, implementando l’Unione, o è meglio chiudere un’esperienza che, per conto mio, non ha più motivo di andare avanti”. Il primo cittadino di San Giovanni è poi tornato su un argomento che sta a cuore anche al suo collega di Montevarchi Francesco Maria Grasso. “ Cercherò di mettere insieme le forze del Valdarno, sia Aretino che Fiorentino, per creare un’unica entità. E’ un percorso complicato, ma ci proverò in tutti i modi”. Una volta tanto anche i rappresentanti della minoranza si sono trovati d’accordo con il sindaco, ribadendo l’assoluta inutilità di un organismo, quello dell’Unione, che non ha portato alcun vantaggio per i cittadini sangiovannesi.

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