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I Cobas. “L’ospedale Serristori ha i giorni contati. E’ iniziata l’opera di smantellamento”. Appello alla mobilitazione

“Il futuro del Serristori di Figline è fortamente a rischio. Ci vuole una mobilitazione generale”. A lanciare il grido d’allarme Andrea Calò e Domenico Mangiola delegati COBAS RSU ASL Firenze, che hanno parlato senza mezzi termini di smantellamento della struttura, come testimonierebbe il taglio, confermato, dei posti letto della chirurgia (da 15 a 8) e il trasferimento del reparto dal 1° al 3° piano in locali definiti angusti, fatiscenti e inadeguati alla funzione assistenziale che dovrebbero garantire. “Nel concreto – hanno tuonato i sindacati – la chirurgia verrà collocata dal 1° di ottobre in piccole stanze, dove risulta persino difficoltoso girare con le barelle dei pazienti che rientrano dalla sala operatorie, con un unico bagno ubicato nel corridoio che dovrebbe soddisfare i bisogni di 8 pazienti. Un’operazione avventata, pericolosa e irresponsabile – hanno continuato Calò e Mangiola – che mette in difficoltà gli operatori esponendoli a rischio lavoro correlato e i pazienti a rischio clinico”. I due rappresentanti dei Cobas hanno poi annunciato la cancellazione dei posti letto della psichiatria e l’avvio della riconversione dell’attuale oncologia in servizio di ematologia, sottolineando poi la carenza di organico, con un solo infermiere di turno la notte e notizie non certe sulle dotazioni diurne. “Adesso partirà una rivolta che sarà sostenuta dai lavoratori e alla quale richiamiamo tutti quei cittadini, associazioni, movimenti e partiti che in questi anni hanno contrastato lo smantellamento del servizio sanitario pubblico e dello stesso ospedale -hanno detto i due sindacalisti – . Siamo convinti che l’attuale Commissario Morello non abbia fatto vedere all’Assessore Regionale alla Sanità, né tanto meno ai parlamentari presenti i reali piani di questa operazione, né abbia loro mostrato i locali fatiscenti e degradati dove saranno collocati i resti della chirurgia”. Andrea Calò e Domenico Mangiola hanno infine annunciato che, sull’intera operazione, sarà chiesto un parere al servizio prevenzione nei luoghi di lavoro e al servizio prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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