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I Democratici e Progressisti intervengono dopo l’appoggio degli imprenditori a Grasso. “Lettera tragica nella forma e nei contenuti”

Continuano le reazioni dopo la lettera che un folto gruppo di imprenditori montevarchini ha sottoscritto in queste ore, con la quale è stato chiesto al sindaco Grasso di ricandidarsi alle elezioni amministrative del 2016. Dopo la durissima nota del capogruppo di Prima Montevarchi Luciano Bucci, ad uscire allo scoperto, in questa domenica di metà settembre, è stato il gruppo “Democratici e Progressisti”. Dopo aver ricordato come non ci sia niente di strano che alcuni imprenditori appoggino un amministratore (“Si è sempre visto e saputo ed ha una sua logica”), i socialisti hanno invece sottolineato le motivazioni che hanno portato a questa scelta. “Se non fosse tragica, la lettera con la quale una trentina di ‘imprese’ montevarchine chiede a Grasso di ricandidarsi susciterebbe allegre risate – hanno detto i Democratici e Progressisti -. E’ tragica sia nella forma che nei contenuti. Gli imprenditori non indicano un’idea, un progetto, una visione per il futuro della città. Si limitano a dire che qualcosa è stato fatto, che qualcosa rimane da finire, che qualcos’altro si dovrà fare. Alle “illuminate” imprese – proseguono – viene subito da chiedere se ciò che è stato fatto è stato fatto bene o no. Viene da chiedere se quanto resta da fare abbia a che vedere con varianti, convenzioni, incarichi, autorizzazioni e appalti e se, per caso, qualcuna di loro ha interessi spiccioli, pregressi, in atto o in arrivo”. La domanda da fare è invece cosa c’è da cambiare – al di là della squadra – nella politica urbanistica, su quella tributaria e fiscale e nel campo dei lavori pubblici, a partire – si fa per dire – dalla manutenzione del verde pubblico in città “che appare insufficiente”. “Se tutto questo non interessa agli imprenditori – hanno concluso i socialisti – ci viene, sinceramente, da dire che era meglio tacere e non mettersi in coda all’interessato imbonitore di turno. Comunque sia, auguri a tutti”.

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