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Sciopero davanti ai cancelli della Sims. I lavoratori: ” occorre liquidità che l’azienda non intende versare”

Permane una profonda incertezza per il futuro dello stabilimento Sims del Filarone: questa mattina i lavoratori hanno scioperato dalle 10 alle 12 per richiamare l’attenzione sulla situazione attuale che coinvolge 130 dipendenti.

Dopo lo sblocco della produzione da parte dell’Aifa, circa un anno fa,la ripresa delle attività seppure lenta non è stata accompagnata,come annunciato nei mesi scorsi dalla proprietà, dagli investimenti indispensabili per mettere in sicurezza lo stabilimento e i 130 lavoratori occupati.

La proprietà ha di nuovo sospeso i pagamenti al Fondo di previdenza complementare . Ad oggi la situazione è quella di un’azienda che ha le potenzialità per poter riprendere il proprio posto sul mercato ma che non ha le liquidità necessarie per far fronte alla ripresa di tutte le attività e tutti i giorni si registrano difficoltà nel far fronte anche ai più basilari costi di gestione.

Insomma non c’è una programmazione e la preoccupazione che serpeggia è quella che lo stabilimento venga prima o poi chiuso, vista la scarsa volontà della proprietà di stilare un piano industriale e soprattutto di immettere liquidità.

Nei prossimi giorni  i lavoratori e le organizzazioni sindacali chiederanno di riconvocare il tavolo presso l’unità di crisi della Regione . Le iniziative di mobilitazione continueranno fino a quando non ci saranno le dovute garanzie da parte della proprietà.

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