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Un montevarchino lavora all’interno del Museo dell’Alfa Romeo di Arese dove è custodito anche il bolide del grande di Brilli Peri

Una visita virtuale all’interno del Museo dell’Alfa Romeo di Arese. E’stata possibile grazie ad Andrea Cioncolini, un montevarchino che lavora come guida all’interno della storica struttura, legata ad una casa automobilistica che ha fatto epoca. Tra l’altro non è solo Cioncolini a rappresentare Montevarchi all’interno del Museo. Nelle sale, infatti, è custodita gelosamente anche l’Alfa Romeo Gran Prix P2 sulla quale Gastone Brilli Peri vinse il campionato del mondo nel 1925. Una competizione, quella, che ancora non era riservata ai piloti, ma alle sole case costruttrici. Come ha ricordato Andrea Cioncolini, quello del 1925 fu in assoluto il primo campionato del mondo della storia dell’automobilismo, che si sarebbe poi trasformato in Formula Uno. La P2 che guidò Brilli Peri era un’auto ad 8 cilindri che superava i 200 km di velocità. Il grande Gastone, cui Montevarchi ha intitolato anche lo stadio comunale, si era avvicinato all’Alfa in modo inconsueto. Nel 1925 durante il Gran Premio di Francia morì infatti Antonio Ascari che era colui che guidava la famosa P2. Fu così che l’Alfa Romeo al gran premio successivo del 6 settembre 1925, a Monza, l’ultimo di quella stagione, chiamò proprio Brilli Peri a guidare quel bolide. La scelta cadde su Brilli Peri in quanto si era dimostrato un grande pilota e un grande temerario. Uomo senza paura e pronto a rischiare, pur di sfruttare al massimo le potenzialità del mezzo che era chiamato a condurre. Al Gran Premio di Monza il grande pilota montevarchino vinse dopo aver percorso ottanta giri di pista e complessivi 800 km, con un tempo di 5 ore, 14 minuti e 33 secondi. Grazie a questa vittoria l’Alfa Romeo diventò campione del mondo. Dopo il trionfo, Gastone continuò a correre sugli autodromi, fino alla morte, arrivata durante le prove del Gran premio di Tripoli il 22 marzo del 1930. Il corpo di Gastone Brilli Peri rientrò a Montevarchi il 28 marzo dove fu allestita una camera ardente nella Chiesa della Misericordia. Venne proclamato lutto cittadino, con le bandiere a mezz’asta e il giorno successivo partecipò al funerale una folla immensa proveniente da tutta Italia.

 

Nelle foto Andrea Cioncolini e la splendida P2 di Gastone Brilli Peri esposta al Museo di Arese

 

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