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Tirato fuori dal cassetto un vecchio piano del 2013. Cinquanta comuni in tutta la Toscana. Un solo comune in Valdarno

L’ipotesi è stata rilanciata questa mattina dal quotidiano “La Nazione” e si rifà ad un rapporto dell’Irpet del 2013 che aveva ipotizzato una riorganizzazione complessiva delle municipalità della Toscana. Una vera e propria rivoluzione, che prevede la riduzione del numero dei comuni da duecentottanta a cinquanta. In Provincia di Arezzo il progetto indica in cinque gli enti locali sopravvissuti, con un unico comune in Valdarno. Uno scenario difficile da realizzarsi, ma non impossibile, anche perchè il piano di Irpet è tutto meno che una boutade. Nel dettaglio Arezzo città si trasformerebbe in una sorta di area metropolitana, inglobando i comuni di Subbiano, Castiglion Fibocchi, Civitella e Monte San Savino. Nascerebbe la Grande Arezzo, cioè una città di 150.000 abitanti. E il resto? In Valdarno rimarrebbe un unico grande comune di quasi 90.000 abitanti. Non esisterebbero più le municipalità della collina e quelle del fondovalle, ma un’unica entità istituzionale. Stessa cosa accadrebbe in Casentino, Valtiberina e Valdichiana, ad eccezione di Foiano, Lucignano e Marciano che andrebbero a costituire un’unico territorio con i contigui comuni senesi di Sinalunga e Torrita. Il progetto, come indicato dalle ricercatrice Irpet Sabrina Iommi si rifà ai sistemi di pendolarismo e servizi cui l’Istat lavora ad ogni censimento. Studiando le abitudini dei cittadini e i loro spostamenti, si è arrivati a formulare queste ipotesi. Naturalmente si tratta di uno studio socio-economico. Le decisioni finali spetteranno alla politica.

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