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Asfalto nuovo di zecca tra La Trappola e la Panoramica

Raggiungere la sommmità del Pratomagno sarà più facile. In questi giorni, infatti, si stanno concludendo i lavori di asfaltatura della strada che dalla frazione montana de La Trappola conduce alla Panoramica. Lavori importanti, che consentiranno di utilizzare un nastro d’sfalto nuovo di zecca e di facilitare i collegamenti su una delle zone più belle e caratteristiche della montagna valdarnese. Il versante valdarnese del Pratomagno, quindi, potrà contare su un’infrastruttura decisamente più sicura e questo non potrà che rappresentare un beneficio non solo per chi ci abita, ma anche per i molti turisti che, specialmente d’estate, raggiungono la montagna per trascorrere qualche ora al fresco e passeggiare sui sentieri. L’investimento complessivo è di poco inferiore ai 300.000 euro. Il 90% della somma, pari a 250.000 euro è frutto di un finanziamento della Regione Toscana. L’Unione dei Comuni del Pratomagno, che ha predisposto il progetto, è intervenuta invece stanziando una somma di 30.000 euro. La riqualificazione della panoramica, inoltre, completa una serie di azioni analoghe che la Regione Toscana, in sinergia con l’Unione dei Comuni del Pratomagno e del Casentino ha intrapreso su entrambi i versanti della montagna, tra cui il restyling di alcuni percorsi, come la sentieristica leopoldina in località Ladronaja e Mietata e delle aree di sosta di Anciolina, Maestà delle Forche, Pianaccio e Chiassaia . Il Pratomagno, del resto, ha bisogno anche di questi interventi per potenziare la sua offerta turistica, ancora non del tutto sfruttata. La messa in sicurezza della viabilità dovrà servire infatti anche alla mobilità dei molti turisti che, soprattutto durante la bella stagione, prendono d’assalto questo straordinario polmone verde . In passato, per promuovere il comprensorio montano anche nella stagione invernale, si era ipotizzata la possibilità di ripristinare gli impianti di risalita nel versante fiorentino, facendo un salto all’indietro di oltre mezzo secolo. Negli anni sessanta, infatti, era attiva sul monte Secchieta una piccola stazione sciistica formata da tre piste di discesa e una per lo sci di fondo. Gli impianti chiusero nel 1988 tra le polemiche. In questi anni, soprattutto da Reggello, sono arrivate richieste di ripristino, per ora inascoltate. Questo comprensorio montuoso, che domina il Valdarno e il Casentino, si estende per circa 30 km e ha nella croce, con i suoi 1.593 metri, il suo fiore all’occhiello. Croce, per giunta, restaurata tre anni fa.

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Foto tratte dal profilo Facebook “Pratomagno”

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