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“C’è un disegno politico che punta a svuotare l’ospedale del Valdarno a vantaggio del San Donato”. La denuncia di Ciari

“Le liste di attesa nella sanità valdarnese si allungano”. A denunciarlo il responsabile nazionale sanità della Lega Nord, Costantino Ciari, che ha portato come esempio un episodio accaduto questa mattina ad un suo amico, che si è recato al Cup per prenotare una colonscopia, a seguito di una sospetta e ripetuta presenza di sangue occulto nelle feci. “Il primo appuntamento per l’Ospedale della Gruccia era per il 15 marzo 2016, mentre ad Arezzo per il 30 di novembre 2015”, ha raccontato Ciari, che ha poi fornito una spiegazione. “Al Monoblocco – ha aggiunto – da alcuni mesi due medici addetti all’Endoscopia Digestiva sono in malattia e la Asl non ha provveduto a reintegrarli. E’ palese che in questo modo le liste di attesa si allunghino. Ed è altrettanto intuitivo che in casi come questo, dove esiste il rischio tumore, il paziente accetti di andare ad Arezzo piuttosto che aspettare 5-6 mesi”. Per Ciari questo è un disegno politico atto a svuotare progressivamente il nosocomio valdarnese a vantaggio del San Donato. “Si parte con una lenta riduzione del servizio fino a renderlo piano piano sempre meno efficiente per arrivare alla chiusura per inanizione – ha detto il leghista -. Questa è la sorte programmata per gli ospedali periferici in tutta la Toscana. Ed in particolare per quello di Montevarchi e di Figline, che nelle mire del Rossi sono destinati ad annullarsi in quello di Arezzo e Firenze”. Il responsabile della sanità del Carroccio ha quindi rinnovato l’invito a firmare il referendum che vuole abrogare la legge regionale in materia, proponendo, allo stesso tempo, la creazione di unità territoriali omogenee che vadano al di la dei confini provinciali. Una proposta, questa, che stanno portando avanti i sindaci del Valdarno Aretino e Fiorentino.

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