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La Confesercenti dichiara guerra ai venditori abusivi. Un fenomeno in crescita anche in Valdarno. I numeri

“Via i venditori abusivi dalle nostre città”. La richiesta, accompagnata da numeri inquietanti, è della Confesercenti di Arezzo, che questa mattina ha affrontato un tema di strettissima attualità, che si ripercuote negativamente sul giro d’affari di chi, invece, svolge un’attività commerciale seguendo le regole. Il fenomeno dell’abusivismo non è più tollerabile e a ribadirlo a chiare lettere sono stati il rappresentate dell’Anva, Angelo Rogialli, il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini e il responsabile del sindacato degli ambulanti Lucio Gori. In base ai dati in mano alla Confesercenti, in tutta la provincia di Arezzo girano per le strade, ogni giorno, un centinaio di ambulanti, che muovono un fatturato di tredici milioni di euro, quanto quello di una media azienda. “Un dato preoccupante – ha detto Angelo Rogialli – che mette a serio rischio chi ha scelto di fare questo mestiere in modo onesto”. “Se il fenomeno fosse azzerato, – ha spiegato il direttore Mario Checcaglini – si recupererebbero, solo in provincia di Arezzo, sei milioni e mezzo di euro all’anno di mancato gettito fiscale e contributivo”. In Valdarno particolare attenzione è rivolta, ad esempio, a ciò che avviene durante la Fiera del Perdono di Terranuova Bracciolini. Anche quest’anno i carabinieri della locale stazione hanno sequestrato, durante la manifestazione, 260 articoli contraffatti, consistenti in capi di abbigliamento, di pelletteria e orologi, tutti con marchi di note “griffe” nazionali e internazionali. La merce, per un valore complessivo di circa 10.000 euro, è stata rinvenuta nei pressi dell’area fieristica, abbandonata dai venditori abusivi extracomunitari, che se ne erano sbarazzati per evitare il controllo dei carabinieri e le conseguenti sanzioni di natura amministrativa e penale. Tra le merceologie di prodotti distribuiti dai venditori a spiccare sono gli ombrelli, le cover di cellulari, le borse, le calzature, e oggettistica varia oltre a accessori per pc. Insomma, una situazione insostenibile che ha spinto l’Anva Confesercenti a chiedere maggior attenzione. “Gli ambulanti – ha aggiunto Checcaglini – hanno bisogno di essere salvaguardati. L’Anva chiede quindi maggiori controlli da parte degli agenti di Polizia Municipale sia in città che nei comuni di tutta la Provincia, ma anche un intervento della Guardia di Finanza. Inoltre c’è bisogno di una maggior sensibilizzazione dei consumatori”.

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