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La Confcommercio sul “nuovo” centro storico di San Giovanni. “Vogliamo essere coinvolti nel progetto”

Il futuro del centro storico di San Giovanni deve essere disegnato tenendo conto anche delle indicazioni dei commercianti. A ribadirlo, nelle ultime ore, la delegazione sangiovannese di Confcommercio, che tramite il suo presidente Paolo Mantovani ha sottolineato come l’associazione stia seguendo con grande attenzione lo sviluppo e gli esiti dello studio che il comune ha affidato all’Università di Firenze. “Dal progetto di riqualificazione urbana di San Giovanni Valdarno dipende anche il futuro delle nostre imprese, non solo la qualità di vita di residenti e turisti”, ha ricordato Mantovani. La Confcommercio già lo scorso anno aveva presentato alla giunta Viligiardi alcune linee guida, coinvolgendo uno studio di architettura, i commercianti e i residenti. Il piano, però, è rimasto solo sulla carta, in quanto non sono stati trovati finanziatori. Adesso che l’amministrazione comunale ha deciso di coinvolgere l’Ateneo fiorentino, l’associazione ha rinnovato la propria disponibilità a rendersi parte attiva. Il mondo del commercio propone una messa in sicurezza della città e un miglioramento dell’efficienza e dell’accessibilità, mettendo al bando sciatterie ed inestetismi. Partendo, ad esempio, dalla sistemazione dei fili della luce, per togliere finalmente quei cavi volanti e quei quadri elettrici di fortuna che oggi deturpano perfino il centralissimo corso Italia. “ Ma abbiamo preso in esame anche la cura dell’arredo urbano e delle pertinenze esterne delle abitazioni private e dei locali, che oggi avrebbero bisogno di una maggiore omogeneità nel design e nei colori – ha detto Mantovani – . E ancora: la manutenzione di fontanelle pubbliche, grondaie private e rastrelliere, la segnaletica museale, la sistemazione dei parcheggi, la riqualificazione di alcune aree specifiche, attraverso interventi strutturali ma anche di pulizia ordinaria e straordinaria nonché di presidio per la legalità e la sicurezza”. Le attenzioni della Confcommercio si sono posate principalmente su Corso Italia, piazza Cavour e piazza Masaccio, compresi i relativi larghi. Si tratta infatti di zone a più immediato impatto. In un secondo momento si potrebbe invece intervenire sulle vie secondarie comprese nelle mura arnolfiane (Mazzini, Alberti, Suor Eleonora Gori, Garibaldi, G. da S. Giovanni, Battisti, le traverse e i chiassi) e in quelle zone extra murarie che comunque incidono sull’immagine della città, come piazza della Libertà, piazza Stazione e viale Diaz. “Mettiamo a disposizione del comune le osservazioni raccolte finora – ha aggiunto il presidente di Confcommercio – Una cosa è certa: la nostra categoria ha tutto l’interesse che il piano di riqualificazione diventi un alleato straordinario per la crescita di San Giovanni e delle sue imprese”.

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