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La Cannabis per le cure sanitarie. La Asl di Arezzo una delle prime aziende italiane ad utilizzarla. E parte un appello

Un appello affinché lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, unico autorizzato in Italia a produrre farmaci a base di cannabis, aumenti la sua produzione, mettendo in commercio una quantità di medicinali sufficiente a coprire le richieste che arrivano dal mondo sanitario. E’ partito in queste ore dalla Asl 8 di Arezzo, una delle prime aziende nazionali ad utilizzare farmaci a base di cannabinoidi per curare il dolore di pazienti in particolari condizioni di salute. Questo, adesso, è possibile, grazie ad una legge specifica che consente l’utilizzo di questi prodotti in particolari condizioni. Una battaglia, come noto, portata avanti anche dall’allora consigliere regionale valdarnese Enzo Brogi. La cannabis viene somministrata per curare la terapia del dolore in molti ambiti, da quello neurologico ed oncologico, a quello di malattie invalidanti. In tutta la Asl 8 sono venti i pazienti che dalla primavera scorsa sono sottoposti a cure basate su medicinali a base di estratti dalla cannabis. Al momento questi prodotti possono essere reperiti solo sui mercati internazionali, in particolare in Olanda, in attesa che lo Stabilimento chimico-farmaceutico Militare di Firenze riesca a produrne una quantità sufficiente per il fabbisogno interno. Ecco così che, nelle ultime ore, è partita una richiesta direttamente da Arezzo. Lo stabilimento fiorentino aumenti la produzione e consenta alle aziende sanitarie italiane di poter acquistare i medicinali direttamente in loco, senza dover rivolgersi in oltralpe. C’è infatti una grande difficoltà nell’approvvigionamento, oggi quasi interamente garantito da una filiera che parte dall’Olanda. “ E benché ci siano procedure ben definite – ha detto il direttore della Asl 8 Enrico Desideri – l’Olanda, tramite il suo Ministero della sanità, ha fatto sapere di non essere sempre in grado di procedere alla consegna dei farmaci nelle quantità richieste e, soprattutto, garantirne un flusso costante e regolare”. Questo anche per effetto dell’aumento di richieste che arrivano da parte di altri ospedali italiani che si stanno attrezzando per cure analoghe. In caso di mancanza di prodotti a base di cannabonoidi, le cure, ovviamente, avvengono con altri farmaci. Alla Asl 8 la prossima spedizione, direttamente dal paese dei tulipani, è prevista per il 4 novembre. Quindi per quasi sette giorni i pazienti dovranno fare a meno delle cure con la cannabis.

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