A Montevarchi mancano all’appello tre opere di messa in sicurezza idraulica. I soldi in larga parte ci sono. Perchè non sono state realizzate? A chiederlo, non un semplice cittadino, ma l’ex primo cittadino, Giorgio Valentini, che in concomitanza con l’anniversario dell’alluvione del 1966, con un post sui social network, ha affrontato un tema quanto mai attuale, e non solo in questi giorni. “Potrebbe accadere di nuovo quello che avvenne quasi cinquant’anni fa? – si è chiesto Valentini -. Non proprio come allora, ma potrebbero esserci ancora danni seri. Opere importanti sono state fatte ma ne mancano all’appello tre in particolare: il nuovo ponte alla Ginestra sul torrente Dogana , la cassa di espansione del Pestello e la cassa si espansione di Scrafana. Opere che nel 2011 erano parzialmente finanziate e inserite in apposito accordo di programma tra comune regione e provincia. Che fine ha fatto il tutto ? – si è domandato Valentini, rivolgendosi, ovviamente, all’attuale amministrazione -. Si sono definite altre priorità? La classificazione idraulica del centro storico giova ancora di una sorta di moratoria per consentire tutti gli interventi edilizi previsti ? Nella giornata del ricordo del 4 novembre sarebbe bello avere risposte che ci assicurino che non tornerà tale devastazione”. Una frecciata nemmeno troppo velata indirizzata al sindaco Grasso.