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Montevarchi: procedimento per la nomina dell’amministratore unico delle farmacie. Parte una lettera anche alla Corte dei Conti

Riaprire i termini del bando per la nomina del nuovo amministratore unico dell’azienda farmaceutica comunale di Montevarchi o addirittura prevedere una sua revoca in autotutela. La richiesta è del capogruppo dei Democratici e Progressisti Fabio Camiciottoli e del consigliere di Impresa e Innovazione Gianluca Magini, che hanno preso carta e penna e scritto una lettera indirizzata non solo al sindaco Grasso. La missiva, infatti, è stata fatta recapitare anche all’UCI – l’Ufficio Controllo Interno Trasparenza e integrità della Presidenza del Consiglio dei Ministri – e alla Corte dei Conti di Firenze. I due rappresentanti consiliari, dopo aver ricordato che il 3 novembre scorso è stato pubblicato sull’Albo pretorio del Comune di Montevarchi il decreto con il quale il sindaco ha nominato una commissione ad hoc che avrà il compito di effettuare i colloqui individuali con i diciannove candidati alla carica di amministratore unico dell’AFM s.p.a., hanno sollecitato una pausa di riflessione. ” Anche perchè – è stato detto – questa nomina è nata male e sta procedendo peggio e le indicazioni sulle procedure da seguire che erano arrivate a Grasso dal consiglio comunale si stanno progressivamente volatilizzando”. Le domande per concorrere al ruolo di amministratore delle Farmacie Comunali dovevano essere corredate da un progetto di organizzazione e gestione strategica della società. “La stragrande maggioranza dei documenti arrivati è priva di questo allegato – hanno spiegato i due consiglieri -. Il sindaco, nonostante ciò, ha ritenuto valide tutte le domande presentate, scartando la possibilità di effettuare un nuovo bando per evitare possibili contenziosi”. La vicenda è poi rimbalzata sui banchi del consiglio comunale, fino ad arrivare alla decisione di Grasso, che ha nominato una commissione che avrà il compito di effettuare i colloqui individuali. La commissione è composta dalle dottoresse Francesca Barucci e Manuela Capanni, rispettivamente dirigente e funzionario del Comune, e dalla dottoressa Federica Ferrarese, presidente del Collegio sindacale della AFM s.p.a. Magini e Camiciottoli hanno ribadito che il bando, così’ concepito, era fortemente limitativo ed era privo di qualsiasi indicazione sul profilo tecnico del candidato, sul criterio di valutazione dello stesso sul compenso del futuro amministratore. “Senza dimenticare – hanno aggiunto – che sono state considerate valide anche le domande pervenute senza progetto aziendale allegato; che contrariamente a quanto previsto, si svolgeranno colloqui individuali e che la nomina dell’amministratore passerà attraverso una commissione istituita ad hoc dal sindaco, il quale, verosimilmente, si limiterà a prendere atto. Occorre poi considerare – hanno aggiunto i due consiglieri – che la commissione è composta interamente da persone interne, tanto più che è chiamata a farne parte anche chi, domani, dovrà controllare l’operato del nominando amministratore”. Alla luce di tutto questo è stato chiesto a Francesco Grasso se non sia opportuno procedere ad una riapertura dei termini del bando, se non addirittura ad una sua revoca in autotutela. Inoltre, nella prossima conferenza dei capogruppo il sindaco è stato invitato a portare a conoscenza tutte le iniziative che intende intraprendere e adottare.

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