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Eletto il nuovo coordinamento provinciale aretino di Forza Italia. Nella squadra anche alcuni valdarnesi

Il coordinamento provinciale di Forza Italia di Arezzo ha provveduto ad eleggere, questa mattina, tutti i nuovi componenti. Una squadra composta da più di venti persone che, si occuperà di competenze specifiche, abbracciando tutte le quattro vallate e portando avanti un lavoro concordato, in primo luogo, con il  coordinatore provinciale Maurizio D’Ettore. Alla presentazione del nuovo gruppo di lavoro, oltre al professor D’Ettore, erano presenti anche il numero uno degli azzurri in Toscana Stefano Mugnai e la responsabile nazionale della comunicazione Deborah Bergamini. I vice coordinatori saranno Lucia Tanti, Franca Rosati,  Roberto Bardelli e Bernardo Mennini. La squadra è poi composta da: Gianfranco Sangaletti (sezioni elettorali, Club e organizzazione oltre che responsabile provinciale seniores ad interim), Francesco Conti (tesseramento e adesioni), Federico Scapecchi (difensori del voto, formazione), Enrico Naldini (volontari azzurri), Domenico Morisi (comunicazione), Augusta Albarosa Fuccini (amministrazione), Claudia Amatucci (ambiente e attività produttive), Paolo Laurita (volontariato e solidarietà), Alberto Milani (consulte e dipartimenti), Alessandro Polcri (vittime della giustizia), Massimo Mustich (Unione e fusione dei Comuni), Luca Stella (società partecipate e finanza locale), Jacopo Apa (iniziative politiche), Paolo Biagiolini (sport), Alessio Mattesini (responsabile Giovani per la Libertà), Lorenzo detto Remo Ricci (servizi pubblici locali e politiche di vallata), e ancora il consigliere comunale Leonardo Benigni, quello provinciale Mauro Bindi, e poi Luca Boncompagni, Lucio Rosadini, Marco Bui, Roberto Neri. “Arezzo – ha ricordato Maurizio D’Ettore – ha dimostrato con la vittoria del centrodestra alle amministrative quale sia la strategia vincente: produrre all’elettorato un’offerta politica unitaria alternativa alla sinistra. “Il quadro dei coordinamenti provinciali – ha spiegato invece Stefano Mugnai – si va componendo in tutta la Toscana. La voglia di lavorare è tanta, c’è fermento e c’è voglia di tornare sul territorio, fuori dai palazzi e sporcandosi le scarpe”.

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