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Il Fosso delle Caselle a Levane una cloaca a cielo aperto. La denuncia di Prima Montevarchi che chiede di intervenire

Siamo a ridosso della Riserva Naturale di Bandella, a due passi dall’antica sorgente Leona di Levane. Via delle Caselle, per l’esattezza, dove il gruppo Prima Montevarchi ha segnalato una situazione a dir poco sconcertante. Il riferimento è alle condizioni in cui versa il Fosso delle Caselle, definita una vera e propria cloaca a cielo aperto. Acque luride e saponificate rendono lo spettacolo tutto meno che edificante. “Ma la cosa ancora più tragica – ha tuonato il movimento civico – è che, non solo questo fosso imbibisce i terreni circostanti e la sottostante falda acquifera, ma sversa in Arno. Inoltre, prima di finire nel fiume, passa sopra ad un ponticello in muratura con sottostante il canale Battagli. Siccome questo ponticello è in pieno dissesto e le pietre lasciano ampie fessure – ha continuato Prima Montevarchi -, le acque luride del fosso delle Caselle percolano nel sottostante canale. Da quel canale, un paio di chilometri più a valle si emunge l’acqua che alimenta l’acquedotto!!!”. Bucci&C, dopo aver sottolineato di non voler creare alcun allarmismo, hanno quindi chiesto un intervento degli organi competenti, sindaco in primis, considerato che ricopre la funzione di autorità sanitaria. Per l’opposizione, infatti, è necessario un intervento immediato, dall’intubazione dei reflui alla loro depurazione. “Qualunque sia il costo – è stato ribadito – la problematica deve essere risolta. Nel 2015, dopo che si è costruito un collettore fognario che attraversa mezzo Valdarno e che recapita nel depuratore di Renacci, è scandaloso che sussistano ancora queste situazioni”.

 

Le immagini del Fosso delle Caselle

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