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Incontro urgente con i sindaci sulla situazione del Serristori. A richiederlo i Cobas

Gli ultimi casi di sovraffollamento che hanno interessato il Pronto Soccorso e il Dipartimento Emergenze Accettazione, la tenuta dei percorsi sanitari e di salute presenti all’ospedale e le gravi carenze di personale. Argomenti di strettissima attualità legati al Serristori di Figline. Argomenti che Andrea Calò, Domenico Mangiola e Valentina Fontanelli, in rappresentanza del Cobas, hanno chiesto di affrontare insieme ai sindaci del Valdarno Fiorentino, cui è stato chiesto un incontro urgente. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato ciò che avviene, nelle ultime settimane, all’interno del nosocomio figlinese, dove si registrano forti attese per avere una normale presa in carico nei reparti. ” Il sovraffollamento al Pronto Soccorso, con pazienti anziani o politraumatizzati, – hanno ribadito i Cobas – sono dovuti al taglio dei posti letto della Chirurgia che attualmente occupano 8 posti letto della medicina. Il reparto di chirurgia attualmente chiuso avrebbe in dotazione 15 posti letto che per scelta aziendale non vengono messi a disposizione per i bisogni sanitari dei cittadini – hanno aggiunto i sindacalisti -, creando così un corto circuito tra attività e servizi le cui conseguenze negative, nell’indifferenza dell’azienda, le pagano gli operatori e i cittadini”. Calò, Mangiola e la Fontanelli ritengono inaccettabile e indecoroso che, al Pronto Soccorso, i cittadini con patologie varie siano costretti a sostare nelle sale di attesa con barelle e sedie a rotelle a causa della mancanza di posti letto. Ecco quindi l’appello ai sindaci, le principali autorità sanitarie del territorio, per un incontro urgente, anche per esaminare tutti i punti dei patti territoriali sottoscritti nel dicembre del 2013.

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