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Frana di Ricasoli. Interrogazione di Camiciottoli in consiglio comunale. “Per ora solo chiacchiere”

Il tema della sicurezza idraulica e del correlato rischio idrogeologico è sempre attuale, anche in Valdarno, territorio nel quale sono state realizzate alcune opere, come gli invasi a La Penna e in Valdambra, ma molte altre devono essere ancora eseguite. Tra queste le casse di espansione a Scrafana, a Levanella e al Pestello e la sistemazione definitiva della collina di Ricasoli nel versante che guarda la Chiantigiana. Argomento, quest’ultimo, affrontato durante l’ultimo consiglio comunale che si è svolto a Montevarchi il 30 novembre scorso. A sollevare la questione il consigliere dei Democratici Fabio Camiciottoli, che ha ricordato come quest’area necessiti di un intervento complessivo per ridurre le frane profonde che insistono sul territorio circostante. Il 16 luglio scorso il parlamentino cittadino aveva approvato una mozione con la quale veniva chiesto, o quanto meno auspicato, un intervento finanziario della Regione Toscana per sistemare, in maniera definitiva, i terreni di Ricasoli che si affacciano sulla 408. Allo stesso tempo il documento aveva impegnato il sindaco a chiedere al governo regionale di inserire questi lavori in una scala di priorità assoluta. Camiciottoli, alla luce anche delle dichiarazioni ottimistiche rilasciate in tempi più o meno recenti dall’assessore ai lavori pubblici del comune di Montevarchi Arianna Righi, ha posto alcune domande all’amministrazione comunale: se e quando la Regione effettuerà nuovi finanziamenti, quali azioni, nel breve, la giunta intende promuovere per effettuare i lavori mancanti e necessari, se l’esecutivo cittadino, con il prossimo bilancio di previsione, ha intenzione di impegnare delle risorse proprie per l’intervento e di spiegare quali azioni sono state intraprese ed effettuate per perorare quanto approvato dal consiglio comunale dello scorso 16 luglio.

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