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” Due novità e mezzo per i pendolari”. Il commento del Comitato valdarnese sul contratto di servizio fra Regione e Trenitalia

Arrivano commenti da parte del Comitato pendolari del Valdarno all’indomani dell’incontro con l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli . “ Ci sono due novità e ‘mezza’ in arrivo con il prossimo contratto di servizio fra Trenitalia e Regione Toscana, prossimo alla firma- afferma il portavoce Maurizio Da Re- la sperimentazione di due treni sulla linea Lenta, spostandoli dalla direttissima; la verifica dei ritardi e della puntualità alla stazione di Montevarchi; quattro nuovi Vivalto sulla linea aretina nei prossimi anni.”
“La novità più grossa, ma negativa, è l’avvio della sperimentazione sulla Linea Lenta Trenitalia e Regione con l’individuazione come primo treno del 2317, Firenze-Roma, in partenza attualmente alle 19.09 da S.M.Novella, ma che il nuovo orario dal 14 dicembre prevede anticipato alle 19.04, a differenza degli altri treni del Valdarno posticipati alle 19.13. «Ho ribadito all’assessore Ceccarelli che siamo contrari alla sperimentazione sulla Lenta – afferma Maurizio Da Re – perchè è il preludio e il ‘cavallo di Troia’, perchè altri treni vengano spostati dalla direttissima, per evitare le interferenze con l’Alta Velocità, Freccerosse e Italo”.
Ma ci sono anche degli aspetti positivi l’individuazione della stazione di Montevarchi, per verificare i ritardi dei treni con cadenza mensile. “E’ accolta una vecchia richiesta del Comitato di calcolare i ritardi nel Valdarno – sostiene Da Re – perchè finora i tempi venivano calcolati a Roma e veniva prospettato ad Arezzo, dove i recuperi sono spesso frequenti: così in futuro saranno possibili i bonus rimborsi anche per i pendolari del Valdarno”.
La ‘mezza’ novità sono i 4 nuovi Vivalto in arrivo sulla linea aretina nei prossimi anni. «Ho chiesto spesso nuovi treni alla Regione per circolare sulla linea Direttissima – sottolinea Da Re – così da cambiare vecchi treni di decenni e da risolvere in parte il sovraffollamento e avere nuovi impianti di condizionamento dell’aria e di riscaldamento meglio funzionanti. Adesso arriveranno altri Vivalto, recentemente vietati sulla direttissima, perchè inidonei per problemi alle porte: questi nuovi Vivalto – conclude perplesso Da Re – avranno le porte già ‘rinforzate’, per attraversare la direttissima, o saranno destinati sulla linea Lenta, dove rischiano di finire altri treni regionali veloci se la sperimentazione avesse successo?».

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