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Giovane cinese arrestato a Figline Incisa dopo una maxi rissa. Denunciati tredici giovani tra i 14 e i 18 anni

Dovranno fornire valide spiegazioni agli inquirenti i giovani che ieri sera, a Figline Incisa, hanno dato vita ad una maxi rissa con tanto di bastoni e bottiglie. L’episodio di violenza si è verificato nel passaggio pedonale che collega la stazione ferroviaria all’antistadio di Figline e ha portato all’arresto di un 20enne cinese e alla denuncia di tredici ragazzi tra i 14 e i 18 anni di origine non solo italiana, ma anche cinese, egiziana, rumena e albanese. I carabinieri della compagnia di Figline Incisa sono stati allertati da una residente che ha avvertito i militari di una scazzottata in piena regola che si stava svolgendo nei pressi della sua abitazione. Sul posto si sono portate diverse pattuglie dell’Arma. Le forze dell’ordine sono riuscite a sedare la rissa e a provvedere agli accertamenti di rito. Scorrendo la tastiera di un cellulare di uno dei giovani coinvolti, i carabinieri hanno rilevato uno scambio di conversazione mediante l’applicazione whatsapp. Le due fazioni si erano date appuntamento in un kebab del centro e dopo un primo diverbio si erano accordati di spostarsi nel passaggio pedonale dove hanno scatenato la rissa. Sono stati sequestrati un bastone di legno e due bottiglie in vetro rotto utilizzati per colpirsi. Sei ragazzi hanno riportato ferite che vanno dai sette ai trentacinque giorni. In particolare uno di loro è stato portato al Pronto Soccorso per una ferita da taglio molto ampia al secondo dito della mano destra con recisione di entrambi i tendini flessori e di due nervi digitali. La violentissima zuffa è scoppiata, pare, per futili motivi, anche se i due gruppi si guardavano in cagnesco da tempo.

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