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Lotta all’inquinamento e allo smog: aumenteranno in tutta la regione le reti di rilevamento. Coinvolto anche il Valdarno

La situazione atmosferica attuale non lascia scampo: l’alta pressione e la nebbia fanno aumentare l’inquinamento, specialmente delle polveri sottili. Quindi si è deciso di potenziare  la lotta allo smog in Toscana: più centraline e una nuova rete di monitoraggio improntata su criteri diversi, più scientifici e più rappresentativi della qualità dell’aria in tutta la regione.Nella nuova rete le stazioni di misura della qualità dell’aria saliranno da 32 a 37. Ci saranno anche 2 stazioni mobili che potranno consentire di sopperire a malfunzionamenti delle stazioni fisse di rete, per garantire la continuità delle misurazioni e per l’effettuazione di indagini specifiche.Passeranno inoltre da 31 a 63 i comuni toscani che dovranno dotarsi di un Piano di Azione Comunale (PAC) ovvero del programma che prevede interventi strutturali e interventi contingibili, questi ultimi da attivare solo in caso di necessità, per combattere lo smog.Il nuovo elenco dei comuni è il frutto di un importante lavoro condotto dalla Regione in collaborazione con Lamma e ARPAT grazie al quale viene ridefinita l’estensione territoriale da associarsi ai dati misurati dalle singole stazioni della rete regionale della qualità dell’aria.Fra i 63 comuni toscani che dovranno elaborare i PAC ci sono anche quelli del Valdarno, nello specifico Figline Incisa, Montevarchi, Reggello, San Giovanni e Terranuova. Da evidenziare che a tutt’oggi non esiste una rete di rilevamento in Valdarno per monitorare la qualità dell’aria. La  centralina posizionata ad Incisa è spenta da anni, esattamente dal 2013, così non siamo a conoscenza del livello di smog della vallata.In seguito a questa nuova impostazione i comuni che dovranno elaborare i PAC saranno presto convocati in Regione per coordinare e massimizzare in modo sinergico le azioni previste nei rispettivi piani.

 

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