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Regione: domani si inizia a votare la legge sulla sanità. Opposizioni e sindacati sul piede di guerra

Questi saranno giorni importanti per la sanità toscana. Domani il consiglio regionale infatti, inizierà a votare la riforma della sanità, inserita nella legge 40 per evitare il referendum sulla legge 28 proposto da una serie di comitati e appoggiato da tutte le opposizioni. Si preannuncia una seduta fiume che vedrà le minoranze, come è stato annunciato da tempo, mettere in atto un forte ostruzionismo in aula con oltre un migliaio di emendamenti spalmati su tutti i provvedimenti in discussione. Messi in programma nel tabellino della massima assise regionale ben tre giorni di votazione dei vari articoli. Un lavoro lungo anche perchè le nuove norme sono state “spalmate” all’interno del vecchio testo. Un modo questo per mettere in difficoltà i sostenitori del referendum. La legge sulla consultazione dei cittadini prevede di poter adeguare il quesito se il numero della legge sul quale è stato inizialmente proposto cambia. Il lavoro più certosino lo dovranno fare i garanti. Saranno loro a decidere se il referendum sarà ammissibile o no. I gruppi di opposizione, intanto, si stanno occupando in queste ore della stesura della legge che permetterà di votare per la consultazione popolare non solo a primavera, come oggi previsto, ma anche ad autunno. I tempi prima dell’estate sembrano un po’ stretti.
E proprio per accelerare il percorso del referendum, il comitato promotore manifesterà a oltranza domani pomeriggio presso la sede del consiglio con un corteo da Piazza San Marco a via Cavour.
Sul piede di guerra anche Cisl e Uil che chiedono come mai le liste d’attesa sono ancora troppo lunghe e in alcuni casi sono chiuse, come sono stati spesi i 7 milioni di euro del 2014 e del 2015 che la Regione ha ripartito alle aziende sanitarie per risolvere il problema e dove sono i 1604 posti letto per le cure intermedie previste. Gli esempi servono anche per muovere una critica e dare “una valutazione negativa sulle modalità con le quali si sta procedendo alla modifica del sistema di welfare nella nostra regione. La triade infine chiede una seria verifica di come nei territori si sta rispondendo ai bisogni di salute e di assistenza dei cittadini.

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