La Asl parla di animale inselvatichito, ma qualche testimone si spinge oltre e afferma di aver visto un lupo aggirarsi nei paraggi. Che sia un lupo o un cane randagio di grossa taglia, non cambiano le conseguenze per la povera pecora sgozzata e sbranata nei giorni scorsi all’interno di un piccolo allevamento di Castelfranco Piandiscò. Un nuovo attacco che si somma a quelli denunciati, nei mesi scorsi, da alcuni allevatori valdarnesi, soprattutto nella zona delle Gangherete. Questa volta la bestia ha preso di mira un recinto nel quale pascolavano un decina tra ovini e caprini, di proprietà della famiglia Sordi. “L’animale ha ucciso una pecora riducendola quasi a brandelli – ha detto Lorenzo Sordi – e ha ferito il montone che in questi giorni è sottoposto alla cura antibiotica”. Sul posto si sono portati gli ispettori della Asl che hanno redatto il verbale, mentre il comune di Castelfranco Piandiscò ha scritto l’ordinanza che consente ai Sordi di provvedere allo smaltimento della carcassa. “E’ la prima volta che da noi accade un fatto del genere” ,  ha aggiunto Lorenzo, che ha poi raccontato un episodio accaduto il giorno successivo. ” Un nostro conoscente  ha fatto un giro nei dintorni dell’allevamento e ha visto proprio un lupo, o comunque un animale molto simile al lupo, che si aggirava tra i boschi”. In questi anni si sono registrati numerosi attacchi agli allevamenti, soprattutto nei pressi della riserva naturale di Bandella, dove oltre tremila ovini pascolano, o meglio pascolavano indisturbati nei campi. Gli attacchi avvengono soprattutto durante la bella stagione e di notte, quando gli animali si trovano al di fuori dei recinti. Ma come abbiamo visto, le pecore non sono al sicuro neanche durante l’inverno….

 

Le foto (due delle quali sfumate perchè particolarmente crude) della pecora sbranata e del montone ferito

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