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Cresce la “Febbre del Gioco”. Indagine promossa da Confcommercio e Asl 8. Si preferiscono slot e lotto

I giocatori abituali sono in genere uomini tra i 31 e i 60 anni, anche se sono in aumento giovani e donne; il giorno preferito per tentare la fortuna è il sabato e i giochi preferiti sono slot machine e lotto, seguiti da Gratta e Vinci e carte. Sono alcuni dati emersi da un’approfondita indagine che ha curato la Confcommercio di Arezzo e il dipartimento delle dipendenze della Asl 8. Sono stati contattati gli operatori dei pubblici esercizi dell’intera provincia e ne è emerso un quadro dettagliato. “Abbiamo preso in considerazione solo i luoghi in cui si gioca lecitamente, nel pieno rispetto della legge – hanno detto i promotori – . Lungi da noi stigmatizzare il gioco, che è comunque uno strumento di svago e se fatto una tantum, magari in compagnia di amici, non comporta nulla di male. È la testa di chi lo usa a fare la differenze. E ci sono purtroppo casi di persone fragili che sfociano nel gioco patologico, con problemi personali e sociali evidenti. Noi – hanno aggiunto – vogliamo arginare questi rischi e insieme tutelare i gestori seri dei locali”. Scorrendo i numeri si evidenzia un aumento della componente straniera, con particolare riferimento a giocatori dell’Europa dell’Est. Oltre la metà di chi tenta la fortuna gioca tre o quattro volte la settimana, uno su quattro anche di più. Molti di loro sperano di risolvere, con una vincita, i problemi finanziari. Scatta così la patologia, che porta spesso anche a dilapidare il patrimonio familiare. Almeno il 58% dei gestori di locali è a conoscenza di clienti con problemi legati al gioco e uno su due, almeno una volta si è sentito chiedere soldi in prestito dai giocatori. Sembra esistere un problema anche per i minorenni, più difficile tuttavia da monitorare perché ufficialmente il gioco è vietato agli under 18.

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