Cerca
Close this search box.

I punti cardine della nuova legge di riordino del sistema sanitario toscano approvata nella notte tra sabato e domenica

E’ una legge controversa, che ha spinto sulle barricate le forze di opposizione, ma alla fine di una vera e propria maratona è stata approvata nella notte tra sabato e domenica dopo un dibattito infuocato in consiglio regionale. La riforma del sistema sanitario toscano è legge. A favore hanno votato i consiglieri del Pd; contrari i gruppi di minoranza. Ma cosa prevede nello specifico il riordino della nostra sanità? I principi ispiratori sono legati ad una semplificazione di tutta la macchina. Le Asl passeranno da dodici a tre, una per ciascuna area vasta (azienda Usl centro, azienda Usl ToscanaNord Ovest, azienda Usl ToscanaSud Est). E’ prevista poi una ridefinizione complessiva delle funzioni della zona distretto, del suo responsabile e del sistema delle conferenze, anche per ottimizzare le risposte territoriali all’integrazione sociosanitaria. Sarà istituita una nuova figura, quella di direttore della rete ospedaliera, che avrà il compito di presidiare il funzionamento in rete degli ospedali nonché di supportare la direzione sanitaria aziendale.”Abbiamo fatto cose importanti, ad esempio ridotto il numero delle aziende e quello dei dirigenti. – ha detto il presidente della Commissione Sanità, Stefano Scaramelli del Pd – . Abbiamo inoltre dato la possibilità al consiglio di verificare i direttori generali, creare una rete degli ospedali toscani, abbiamo integrato sociale e sanitario, messo insieme la programmazione universitaria e territoriale, abbiamo dato risposte alle zone disagiate”. Diverso il parere delle opposizioni. Andrea Quartini del Movimento 5 Stelle ha parlato di riforma mutilata, stretta tra le esigenze di scongiurare il referendum e la sessione di bilancio. “Non è una riforma, ma un accorpamento delle Asl su basi scientifiche discutibili, per gestire tagli di servizi e di personale”, gli ha fatto eco Tommaso Fattori di Sì Toscana, che ha parlato di attacco alla sanità pubblica in Toscana”. Critico anche Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato come la riforma non affronti temi delicati come i precari che lavorano alle Asl, la gestione del patrimonio immobiliare, i reparti in località disagiate e i turni stressanti dei medici. A giudizio di Stefano Mugnai di Forza Italia siamo invece di fronte ad una legge superficiale, che “esce mutilata dal dibattito e di cui come maggioranza siete orgogliosi, perché sapete che l’oggetto vero della battaglia era evitare il referendum”. Tutte accuse rispedite al mittente dall’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi. “Non siamo mai stati ossessionati dal referendum”, ha detto, accusando poi la minoranza di aver tenuto un atteggiamento arrogante che ha minato il funzionamento delle istituzioni. La Saccardi ha concluso con una citazione di Albert Einstein. “Il mondo è un posto pericoloso non a causa di quelli che fanno male, ma a causa di quelli che stanno a guardare senza far niente”.

Articoli correlati