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Montevarchi. Approvato il bilancio di previsione 2016-2018. Molta tensione in aula. Le opere in cantiere

Con i voti favorevoli della maggioranza, non senza tensione, e il no convinto delle forze di opposizione, a Montevarchi è stato approvato il bilancio di previsione per il triennio 2016-2018. In allegato anche il piano triennale delle opere pubbliche, con gli interventi previsti per il 2016. Ad illustrare, nel dettaglio, tutte le opere in ponte, il vice sindaco Elisa Bertini. Sul fronte del Piuss, Palazzo Varchi ha assicurato che saranno concluse tutte le opere ancora non ultimate, come il “nuovo” Palazzo del Podestà, lo Sferisterio, con l’installazione della passerella pedonale sul Dogana e la rifinitura della pavimentazione delle strade del centro storico. Imminente anche l’installazione delle telecamere per la regolazione della Ztl e l’ultimazione dell’Urban Center nell’edificio che ospitava la vecchia biblioteca. In stand by invece la riqualificazione del teatro Impero, che non potrà partire prima delle firma di un’apposita convenzione che darà il via libera al passaggio di proprietà al comune. Per quanto riguarda la manutenzione delle strade, saranno investiti complessivamente 250.000 euro. Soldi che serviranno anche per rifare alcuni marciapiedi e per recuperare i giardini pubblici che necessitano di interventi. Investimenti sono previsti anche nel campo della sicurezza idraulica e del rischio idrogeologico. Nel piano annuale sono state inserite le nuove casse di espansione a Scrafana e al Pestello, che muoveranno un milione e mezzo di euro, mentre per completare la rimozione completa della frana di Ricasoli saranno necessari finanziamenti statali a cui il comune sta cercando di accedere. Sul fronte scolastico, nel 2016 saranno completati i lavori alla scuola media di Levane e alle Elementari del Pestello e di Mercatale. Il capitolo tasse e imposte è da sempre molto delicato. I trasferimenti statali diminuiranno ulteriormente di 450.000 euro ma sindaco e assessori hanno comunque assicurato che non ci sarà alcun aumento di balzelli. Il riferimento è sia ai tributi comunali – Tari, Cosap e Imu – sia ai costi per i servizi alla persona, come le mensa, il trasporto scolastico e la retta della casa di riposo.

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